«Sono molto gasato»


Alessio Bertaggia si è espresso in merito alla sua nuova avventura a Lugano: «Sono super contento di poter tornare a far parte della famiglia bianconera».
Anche Brian Zanetti è soddisfatto della sua scelta: «Trovo che l'impatto sia stato positivo».
Alessio Bertaggia si è espresso in merito alla sua nuova avventura a Lugano: «Sono super contento di poter tornare a far parte della famiglia bianconera».
Anche Brian Zanetti è soddisfatto della sua scelta: «Trovo che l'impatto sia stato positivo».
LUGANO - Nella giornata odierna - lunedì 4 agosto - il Lugano si è allenato sul ghiaccio della Cornèr Arena, dopodiché i media hanno avuto la possibilità di intrattenersi - presso la Locanda della Masseria in via Trevano 2 - con lo staff tecnico e i giocatori.
In questo contesto il General Manager Janick Steinmann e l’Head Coach Tomas Mitell si sono espressi a proposito della costruzione e del programma della squadra, mentre in seguito hanno preso la parola i volti nuovi. Fra questi c'era anche Alessio Bertaggia, ma per lui si è trattato di un ritorno, visto che è cresciuto nel settore giovanile bianconero e che nella sua carriera ha già disputato otto stagioni nella massima serie con la prima squadra (2014/2022). Il 32enne ha disputato le ultime tre stagioni con il Ginevra, vincendo sia il campionato (2023) sia la Champions League (2024). «Sono davvero super contento di essere tornato», sono state le parole di Bertaggia. «È successo tutto molto in fretta, anche se adesso è ormai già passato un po' di tempo, mi sono organizzato e piazzato, questa è la cosa più importante. Sono molto gasato di poter fare nuovamente parte della famiglia bianconera».
Come mai hai deciso di tornare?
«È sempre una questione di salire sul treno giusto e cercare di capire se è effettivamente il momento giusto per prenderlo. Date un po' tutte le circostanze ho pensato che fosse la decisione migliore, nonostante avessi ancora due anni di contratto e malgrado mi sia trovato molto bene a Ginevra. Mia moglie e io abbiamo infatti stretto delle bellissime amicizie, trascorrendo tre anni davvero fantastici, oltre ad aver vissuto tante emozioni. Oltre a questo è anche la città nella quale è nata nostra figlia, per cui saremo sempre estremamente grati alla città, al club e a tutti i ragazzi, che hanno preso parte a questi tre anni».
Cosa ti aspetti?
«Tante emozioni e credo che nel gruppo qualsiasi giocatore che era già presente nel roster della scorsa stagione abbia voglia di riscatto. Nello stesso tempo i nuovi arrivati hanno le motivazioni necessarie di farsi vedere e di poter fare qualcosa di speciale, però sarà un processo lungo ed è necessario un po' di tempo prima di riuscire a prendere le misure, per capire il nuovo sistema di gioco e per conoscerci al meglio fra di noi. Il mese di agosto sarà molto importante per trovare gli equilibri giusti».
Oltre a Bertaggia il Lugano ha riabbracciato un altro elemento, ovvero Brian Zanetti. Anche il difensore 22enne è cresciuto nel vivaio dei sottocenerini e dopo un biennio oltre oceano in OHL - fra le fila del Peterborough Petes (46 punti in 130 partite) - si è accordato nel 2023 con il Langnau per due stagioni (22 punti in 99 match). «Sono felice di iniziare questo nuovo capitolo e di disputare la prima stagione della mia carriera a Lugano da professionista», ha concluso Zanetti. «Mi sono allenato praticamente tutta l'estate a Macolin insieme a Canonica, seguendo il programma sportivo del servizio militare. Abbiamo avuto la possibilità di utilizzare tutte le attrezzature del centro, per cui ci siamo preparati bene».
Come ti senti dopo la prima uscita sul ghiaccio?
«Abbiamo già spinto fin dall'inizio e trovo che l'impatto sia stato positivo. Nell'ultima settimana il gruppo ha inoltre partecipato ad alcuni eventi extra sportivi, dove ho avuto la possibilità di conoscere i nuovi compagni e lo staff tecnico. Il coach? Avremo sicuramente modo nei prossimi tempi di approfondire l'intesa, ma con lui penso che vedremo un Lugano aggressivo e che non aspetterà le iniziative degli avversari, per metterli in difficoltà».
Che tipo di difensore sei?
«Sono prevalentemente difensivo, anche se nella scorsa stagione penso che sia andata bene anche a livello offensivo, per cui mi reputo un "two-way", anche se devo migliorare ancora tanto e mi auguro di riuscire a prendere spunti già quest'anno, sia dallo staff sia dagli altri giocatori. In ogni caso il biennio in Canada mi ha aiutato notevolmente, permettendomi di maturare sotto tutti gli aspetti e in seguito il trasferimento al Langnau è stata la scelta migliore che potessi fare. Coach Paterlini è stato importante, mi ha dato fiducia e tanto ghiaccio fin da subito e questo mi ha permesso di abituarmi immediatamente al livello professionistico in Svizzera».
















