Gioia in extremis per la Svizzera

Nella ripresa il copione si è ripetuto. L’undici di Marko Saloranta ha cercato di gestire la palla e “offendere”; attente nella fase difensiva, le elvetiche non hanno però lasciato troppi spazi. E Peng ha sempre controllato bene la sua area. Ripartendo, poi, la Svizzera è anche riuscita a rendersi pericolosa. Imprecisione e fretta - occasioni per Schertenleib, Wandeler e Vallotto - non le hanno tuttavia permesso di chiudere i conti. E così si è esposta al forcing delle avversarie che, al 79’, con Kuikka (gol su rigore concesso per un netto fallo di Calligaris), hanno trovato il punto del pesantissimo vantaggio. Spalle al muro, Pia Sundhage ha inserito (anche) Xhemaili e Lehmann, disegnando una squadra a completa trazione offensiva. La mossa ha dato i frutti sperati: la pressione locale ha infatti indietreggiare la Finlandia che, in difficoltà in difesa, si è fatta beffare dalla coppia Crnogorcevic-Xhemaili che, al 93’, ha confezionato il gol-qualificazione.

Nell’altra partita, quella che ha di fatto messo il punto al girone, la Norvegia non ha lasciato scampo all’Islanda, battuta 4-3. A punteggio pieno e già qualificate alla vigilia del match, le ragazze di Gemma Grainger non hanno fatto sconti alle rivali le quali, passate in vantaggio con Jonsdottir dopo 6’, non sono poi riuscite a "tenere". In 20’ Gaupset ha infatti ribaltato il risultato con una doppietta. Nella ripresa, poi, Leonhardsen Maanum ha graffiato due volte, mettendo in ghiaccio i tre punti. Le emozioni sono in ogni caso continuate: Eiriksdottir e Viggosdottir hanno infatti abbellito il tabellino, rendendo meno amara la sconfitta.