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«Manca un centimetro»

Arno Rossini: «Nazionale? Una volta eravamo la Cenerentola...»
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«Manca un centimetro»
Arno Rossini: «Nazionale? Una volta eravamo la Cenerentola...»
Svezia e Slovenia per andare (di fatto) al Mondiale.
CALCIO: Risultati e classifiche

STOCCOLMA - Le classifiche non raccontano sempre tutta la verità. Scorrendole, un’idea (piuttosto precisa) della situazione possiamo in ogni caso farcela. E il ranking FIFA dice che Svezia e Slovenia, ovvero i due ostacoli che la Svizzera troverà prossimamente sulla sua strada verso il Mondiale, sono tutt’altro che insormontabili. La selezione guidata da Jon Dahl Tomasson (alla quale andremo a far visita venerdì) è una lontana parente di quelle che in passato spaventavano l’Europa. Occupa la posizione numero 32 della graduatoria e negli ultimi due anni ha vinto solo contro avversarie non di primissimo livello: Estonia, Azerbaigian, Algeria, Albania… nessuna corazzata. Stesso discorso per gli uomini di Matjaz Kek (che ci ospiteranno il prossimo lunedì), reduci dal 3-0 di Basilea: hanno una classifica modesta (posizione 50) e di recente non hanno avuto guizzi.

Tenuto conto di ciò, la convincente Svizzera degli ultimi mesi, con il suo 17esimo posto, può dormire sonni tranquilli?
«Non può affrontare la doppia sfida con estrema tranquillità, mettiamola così - è intervenuto Arno Rossini - La Nazionale è forte, è in un momento positivo, gioca bene… ma nelle partite internazionali non si può mai dare nulla per scontato. Anche perché per Svezia e Slovenia l’appuntamento è importante». 

La qualificazione è a portata di mano.
«Manca un centimetro. E, visto lo stato di forma dei rossocrociati e quello dei rivali, credo sia il caso di chiuderla nel cassetto. Senza stare a fare troppi conti, con due vittorie è fatta. E anche se dovesse arrivare qualche pareggio… per come si è messa la situazione, la Svizzera di Murat Yakin dovrebbe fare danni per rimanere a casa. Non si può essere estremamente tranquilli, ma si deve essere sereni. E poi avere grande fiducia. Io ne ho». 

Svezia e Slovenia saranno in casa…
«E come detto giocheranno la partita della stagione. Perché, tenuto conto dei risultati nelle prime due uscite delle qualificazioni, non possono già più permettersi di sbagliare. E poi perché affrontano una selezione, la nostra, che da tempo, da quando ha cominciato a partecipare con continuità ai grandi tornei, è molto rispettata. Una volta invece eravamo la Cenerentola... La Nati ha però grande esperienza, ha uomini - e penso ai vari Xhaka, Freuler, Akanji, Kobel  e Rodriguez - che sanno come affrontare le varie situazioni in campo. Sono i nostri punti di forza. Con loro in gruppo, fino al Mondiale possiamo stare tranquilli. Dopo… vedremo».

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