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Solo una sparata pubblicitaria

«Al Real Madrid o al Barcellona Neymar potrebbe essere la ciliegina sulla torta. Alla Juve, però, in questo momento non hanno nemmeno la torta»
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Solo una sparata pubblicitaria
«Al Real Madrid o al Barcellona Neymar potrebbe essere la ciliegina sulla torta. Alla Juve, però, in questo momento non hanno nemmeno la torta»
«Il brasiliano non è più un grande giocatore, ogni tanto viene tirato fuori per essere lucidato, così da farlo luccicare».
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TORINO - Convinto di aver davanti a sé la stagione del rilancio, dopo che l’ultima l’ha passata quasi totalmente ai box a causa di un infortunio al ginocchio sinistro, Gleison Bremer ha parlato di un suo sogno: avere accanto a sé, nella Juve, il connazionale Neymar. 

Era solo una chiacchiera estiva? Non è dato saperlo. Fatto sta che con le sue parole il difensore verdeoro ha istantaneamente risvegliato i sonnolenti tifosi bianconeri, finora annoiati da un mercato da “vorremmo ma non si può”. Davvero l’asso sudamericano, pagato 222 milioni di euro dal PSG nel 2017 ma anche nullo (causa legamento saltato) in un anno e mezzo all’Al-Hilal e in difficoltà dallo scorso gennaio al Santos, potrebbe vestirsi di bianconero? Economicamente, visto che il grosso dei suoi introiti arriva dalle sponsorizzazioni piuttosto che dallo stipendio, il suo ingaggio sarebbe sostenibile. Ma avrebbe senso?

«Non credo proprio - ha stoppato ogni voce Arno Rossini - È da un po’ che non è più un grande giocatore, che fa il pensionato ricco. Nel campionato italiano c’è grande agonismo e non penso che lui, con i suoi 30’ di autonomia e i giochetti, possa avere senso in quel contesto».

C'è qualità, ma l'intensità è tutta un'altra storia?
«Esatto. Penso che i bianconeri farebbero bene investire su Yildiz, che hanno già in casa e che è forte. Per quanto riguarda Neymar, credo sia solo una sparata pubblicitaria: sinceramente non lo vedo proprio nella Juve. In questa Juve». 

Anche volendo, la Vecchia Signora non ha nemmeno la squadra per pensare di sostenere quello che era un fuoriclasse assoluto.
«Stessimo parlando della Liga e di Real Madrid e Barcellona, che hanno tanti fuoriclasse e che mal che vada arrivano al secondo-terzo posto, l'operazione potrebbe anche avere una sua logica. Potrebbe essere la ciliegina sulla torta. A Torino, dove dovranno lottare per chiudere l'anno in un posto buono per la Champions League, in questo momento non hanno però nemmeno la torta. Neymar in Italia potrebbe forse funzionare a livello pubblicitario. Tutto lì».

E per il giocatore, tornare in Europa per prepararsi al Mondiale, non potrebbe essere un’idea?
«Ho l'impressione che al Mondiale, bene o male, ci andrà, basta che giochi regolarmente con il Santos».

In un campionato nel quale la qualità non manca ma in quanto a intensità e ritmo…
«Adatto per un ragazzo che è in totale declino. Credo sia difficile possa sentirsi a proprio agio in una lega, quella italiana ma un po’ tutte quelle europee, dove per emergere devi combattere, devi correre. No, non sarebbe un affare per nessuno. Neymar lo vedo un po' come un ferro vecchio che magari ogni tanto viene tirato fuori per essere lucidato, così da farlo luccicare».

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