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«Partiamo dal presupposto che Jashari resterà»

Il Bruges è una bottega cara e (per ora) si tiene stretto il gioiellino rossocrociato: «Nessuna fretta, non è alla fine di un ciclo»
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«Partiamo dal presupposto che Jashari resterà»
Il Bruges è una bottega cara e (per ora) si tiene stretto il gioiellino rossocrociato: «Nessuna fretta, non è alla fine di un ciclo»
«Se Jashari resterà ancora per un anno qui, non ci sarà solo il Milan alla finestra, ma più club importanti si faranno avanti».
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BRUGES - Il Bruges tiene duro e non ha nessuna intenzione di fare sconti al Milan per Ardon Jashari, talento rossocrociato finito nel mirino dei rossoneri. Tare ha già avanzato un’offerta da 33 milioni (più 5 di bonus) e ha un accordo di massima col centrocampista, ma il club belga ha le idee chiare e mantiene la sua linea.

«Ci siamo seduti a parlare con il Milan per cortesia. Tutti sanno che cosa ha fatto Ardon, ma per noi non si tratta della fine di un ciclo - ha commentato l'ad del Bruges, Bob Madou - Non dico che non faremo eccezioni, ma al momento non c’è alcuna offerta sul tavolo che mi faccia pensare che dovremmo farne. Partiamo dal presupposto che Jashari resterà».

Insomma o il Milan alza la sua offerta, o l’elvetico non si muove. In fondo il Bruges ha il coltello dalla parte del manico e sa che potrebbe scatenarsi un’asta. Tanto più se il classe 2002 dovesse continuare a crescere e confermarsi. «Se arriva il momento in cui un giocatore è davvero a fine ciclo, e un top club presenta un’offerta adeguata, allora il trasferimento si può fare - sottolinea l’amministratore delegato - Maxim De Cuyper è un buon esempio. Se Jashari resterà ancora per un anno qui, non ci sarà solo il Milan alla finestra, ma più club importanti che si faranno avanti…».

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