«Tengo tutti i trofei a casa dei miei genitori»


Jannik Sinner vive e si allena a Monte Carlo, ma per i trofei non ha mai cambiato le sue abitudini
L'ultimo da piazzare nella sua bacheca lo ha conquistato pochi giorni or sono a Pechino, mentre ora è già impegnato a Shanghai e vuole arrivare a quota 22.
Jannik Sinner vive e si allena a Monte Carlo, ma per i trofei non ha mai cambiato le sue abitudini
L'ultimo da piazzare nella sua bacheca lo ha conquistato pochi giorni or sono a Pechino, mentre ora è già impegnato a Shanghai e vuole arrivare a quota 22.
SHANGHAI - Tante vittorie, tanti trofei anche di notevoli dimensioni. Come quello “extra-large” messo in bacheca questa settimana a Pechino, dove Jannik Sinner - il cui palmarès è in costante aggiornamento - ha conquistato il 21esimo titolo in carriera. Dopo la vittoria, sollecitato dai media, il campione altoatesino ha spiegato tra il serio e il faceto che le sue “abitudini” non sono mai cambiate: i trofei, fin dai tempi in cui era bambino, vanno tutti nella casa dei genitori a Sesto Pusteria.
«Dove metto tutte queste coppe? Sempre a casa dei miei genitori. Anche perché il mio appartamento è piuttosto piccolo, quindi non c’è molto spazio…». Una risposta sorprendente che ha spiazzato i presenti. Era lecito attendersi che almeno gli Slam - 4 quelli vinti sin qui - fossero nella sua dimora a Monte Carlo. Invece no, le coppe sono tutte a casa dei genitori, dove torna nei momenti di relax. Per allenarsi invece resta proprio nel Principato e il motivo lo ha voluto ribadire: «È un posto dove sto bene, mi sento a casa perché chi vive qua non è invadente. Non saprei dove altro andare per trovare queste condizioni. Abbiamo campi da tennis in terra e cemento, delle palestre incredibili. Il tempo è ottimo e ci sono tanti giocatori con i quali allenarsi».




