Ljubicic e il doloroso (per Federer) 2019

WIMBLEDON - Di fronte a Jannik Sinner, numero uno al mondo, non partirà favorito. Novak Djokovic sa però di valere, di valere tanto. E che l’erba di Wimbledon è una sua alleata. Per questi motivi, questo pomeriggio (venerdì), nella semifinale dello Slam,scenderà in campo con grande fiducia. Lui che a Londra ha già festeggiato sette volte e nel 2019 è stato protagonista di una finale epica contro Federer, terminata 7-6(5), 1-6, 7-6(4), 4-6, 13-12(3) dopo quasi cinque ore di battaglia.

«In quella partita Roger ha giocato un tennis fantastico - ha raccontato Ivan Ljubicic, all’epoca coach del renano - e già aveva battuto Rafa Nadal in semifinale. Ha avuto due match point ma alla fine non è riuscito a fare il passo decisivo. All'epoca, non sapevamo che sarebbe stata la sua ultima possibilità di vincere uno Slam: quella partita è stata davvero dolorosa. Come allenatore, non puoi controllare il risultato, ma puoi mettere il tuo giocatore nella condizione di dare il massimo. Per quel che mi riguarda… Roger è stato il migliore in quella finale». 

Djokovic è ancora lì. «Giocando così tanto al Roland Garros si è rimesso in forma. Sarà molto difficile da battere. Sì, è vero, Sinner e Alcaraz sono leggermente favoriti, ma non si può dare per spacciato uno che ha già vinto sette Wimbledon. E al momento è assolutamente in forma. Quindi perché non Nole?».