Pogacar vince ancora


Nuovo show della maglia rosa
Tappa accorciata per un doppio ammutinamento dei ciclisti.
Nuovo show della maglia rosa
Tappa accorciata per un doppio ammutinamento dei ciclisti.
SANTA CRISTINA VALGARDENA - Freddo, vento, pioggia, polemiche e rivolte: la 16esima tappa del Giro d’Italia non si è fatta mancare nulla.
Grande protagonista di giornata è stato il CPA, il sindacato dei ciclisti, che ha "spinto" per un doppio, incredibile, ammutinamento. Prima ha comunicato la decisione di non partire dalla Valtellina a causa delle “condizioni di meteo estremo”. In seguito, ottenuto dagli organizzatori l’ok a un giro non competitivo a Livigno (di 18 km), uno stop e la partenza vera e propria da Prato allo Stelvio, ha forzato la mano per cancellare del tutto la pedalata in provincia di Sondrio e per uno spostamento direttamente in provincia di Bolzano.
Evitato l’Umbrail Pass e scattati da Lasa, i ciclisti si sono messi a fare sul serio tenendo subito un’andatura elevata. Dopo mezz'ora di corsa è partita una fuga a quattro - comprendente Piccolo, Ballerini, Alaphilippe e Maestri - che è arrivata ad avere 2’ di vantaggio prima del ritorno del gruppo. A 30 km dall’arrivo al comando è rimasto solo il francese della Soudal Quick-Step, presentatosi ai piedi dell’ultima salita con 1’20” di margine sui primi inseguitori. La sua azione si è però esaurita negli ultimi 2 km quando, ripreso da Pellizzari, Scaroni e Costiou, ha ceduto, vedendo scappare il 21enne connazionale. Tutto finito? No perché, implacabile, dalle retrovie è risalito Pogacar, che ha riacciuffato uno a uno i fuggitivi per andare a vincere in solitaria. Per lo sloveno, sempre più maglia rosa, si tratta del quinto successo di tappa al Giro.
