Gli analisti rimangono poco fiduciosi sulla congiuntura svizzera

L'indicatore principale relativo alle prospettive economiche calcolato da UBS e da CFA Society Switzerland si è attestato in una zona ampiamente negativa.
ZURIGO - Gli analisti finanziari rimangono poco fiduciosi riguardo all'evoluzione congiunturale elvetica: è l'indicazione che emerge dall'indice sulle prospettive economiche calcolato da UBS e da CFA Society Switzerland sulla base di un sondaggio fra gli esperti.
L'indicatore principale - emerge dalle informazioni diffuse oggi - si è attestato in settembre a -46,4 punti, in aumento di 7,4 punti rispetto ad agosto (quando era stato registrato un crollo, sulla scia dei dazi americani), ma comunque in zona ancora ampiamente negativa.
Andando nei dettagli, solo il 3,6% degli interrogati in settembre pronostica un miglioramento della situazione congiunturale nei prossimi sei mesi, il 50,0% scommette su un peggioramento, mentre il 46,4% è convinto che non vi saranno cambiamenti (valori che determinano poi l'indice complessivo: 3,6 meno 50,0 = -46,4). Rispetto ad agosto sono diminuiti sia i pessimisti (-9,6 punti), che gli ottimisti (-2,2 punti), mentre sono aumentati coloro che puntano sullo status quo (+11,8 punti).
Segnali di rincaro - Sempre importanti sono i segnali riguardo al rincaro: l'inflazione in Svizzera è vista in aumento dal 10,7% del campione, mentre il 28,6% si aspetta un calo e il 60,7% stabilità. I tassi d'interesse sono attesi stabili nel corto termine (81,5%) e anche sul lungo periodo la quota più consistente (63,0%) punta sull'assenza di variazioni.
Previsioni - Il 35,7% degli interrogati (+4,5 punti rispetto ad agosto) prevede inoltre un incremento dell'indice di borsa elvetico SMI nei prossimi sei mesi, il 50,0% punta su valori stabili e il 14,3% su una contrazione. Sul fronte valutario, il 57,1% si aspetta un rafforzamento del franco rispetto all'euro, il 14,3% un indebolimento e il 28,6% ritiene che non vi saranno cambiamenti nel corso; nei confronti del dollaro le rispettive quote sono di 71,4%, 17,9% e 10,7%. Riguardo alla disoccupazione il 60,7% vede una crescita dei senza lavoro, il 39,3% una stagnazione e nessuno un calo.
Al sondaggio, effettuato il 14 e il 19 settembre, hanno partecipato 28 analisti della comunità finanziaria elvetica. L'inchiesta in questione viene realizzata dal gennaio 2017: fino all'agosto 2023 partner di CFA - un'associazione di professionisti dell'investimento che ha radici americane - era Credit Suisse, ora è UBS, banca che ha rilevato il concorrente.