Quasi un diplomato su quattro svolge praticantato

Nei due terzi dei casi svolgerlo si è rivelato utile per trovare un impiego successivo.
NEUCHÂTEL - Il 23% dei diplomati presso una scuola universitaria svizzera nel 2016 o nel 2018 ha svolto un praticantato nei cinque anni successivi al diploma. Lo riporta un'analisi dell'Ufficio federale di statistica (UST) pubblicata oggi.
L'89% delle persone diplomate rifarebbe un praticantato, tuttavia la loro situazione professionale è meno favorevole di chi non ha svolto questo percorso: le possibilità di occupare una posizione quadro o confacente al contenuto della formazione seguita sono più basse del 3-7% e il reddito inferiore dell'1-2%. I principali vantaggi citati sono l'acquisizione di esperienza professionale (86%) e di nuove competenze (77%).
Nei due terzi dei casi svolgere un praticantato si è rivelato utile per trovare un impiego successivo. Le probabilità di successo sono però più alte per chi è in possesso di un master universitario (72%), rispetto a chi detiene un bachelor di una scuola universitaria professionale (57%).
Tra i laureati alle università la più alta percentuale di praticanti si rileva tra gli studenti di diritto (80%), in quanto si tratta di una tappa obbligatoria per diventare avvocato o notaio, seguiti dai laureati nel settore scienze umane e sociali (40,9%). In coda scienze tecniche (15%) e medicina e farmacia (7%).
Nelle scuole universitarie professionali le percentuali più alte di praticanti provengono dalla linguistica applicata (52%) e dal design (45%), mentre soltanto il 5% dei diplomati presso un'alta scuola pedagogica ha svolto un praticantato.
Per quanto riguarda il numero di praticantati svolti, il 14% si è fermato a uno, il 6% ne ha svolti due e il 3% tre o più. La durata è stata da uno a sei mesi nel 9% dei casi, del 7% di un anno o più, così come per la durata tra i sei mesi e un anno.