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SVIZZERA

Ermotti: «Vogliamo restare in Svizzera»

Per UBS nessun trasferimento all’estero né riduzione delle operazioni, focus sull’integrazione di Credit Suisse e sulle strategie future.
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Fonte ATS
Ermotti: «Vogliamo restare in Svizzera»
Per UBS nessun trasferimento all’estero né riduzione delle operazioni, focus sull’integrazione di Credit Suisse e sulle strategie future.

ZURIGO - UBS vuole rimanere in Svizzera, ma non vuole adattare il suo modello d'affari, né optare per un ridimensionamento dell'attività: è questo, in estrema sintesi, il pensiero espresso dal presidente della direzione Sergio Ermotti, alla luce del dibattito sempre acceso sulla capitalizzazione della banca e sui rischi che il maxi-istituto potrebbe rappresentare per la Confederazione e i contribuenti elvetici.

L'obiettivo è sempre stato quello di operare con successo dalla Svizzera, ha affermato il 65enne nella conferenza stampa di commento dei risultati trimestrali, rispondendo a una domanda su un eventuale trasferimento della sede all'estero, in caso di significativo inasprimento dei requisiti patrimoniali.

L'intera discussione sembrava un po' un Monopoli, si è speculato su Singapore, Hong Kong, Londra o addirittura New York come possibili nuove sedi, ha detto il dirigente. UBS si concentra invece sulla possibilità di rimanere in Svizzera. «Non voglio avanzare oggi congetture su ciò che dovrebbe o potrebbe essere fatto: l'attenzione si concentra ora sull'integrazione di Credit Suisse e sull'investimento nel futuro della banca».

Allo stesso tempo, anche un eventuale ridimensionamento non è considerato un'opzione: «lo escludo», ha tagliato corto il manager. L'impresa non ha nemmeno intenzione di cambiare la strategia in relazione alle attività negli Stati Uniti. «Non vedo come UBS possa avere successo a livello internazionale senza essere attiva negli Stati Uniti».

La società commenterà poi pubblicamente le proposte del Consiglio federale in merito al previsto inasprimento delle regole sul capitale proprio: l'analisi dei punti di forza e di debolezza del progetto è attualmente in fase di completamento e a fine agosto o inizio settembre verrà organizzato un evento informativo, ha promesso Ermotti.

Il numero uno di UBS ipotizza che ci sarà un po' più di chiarezza sugli sviluppi previsti quando verranno presentati i dati contabili per l'intero anno 2025, ovvero all'inizio del 2026: a quel punto la gamma dei possibili risultati politici dovrebbe essersi un po' ridotta, ha concluso il manager.

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