Perdite Covid, le aziende dovrebbero spalmarle su 10 anni

Il progetto di legge è stato approvato dal Nazionale, ora tocca agli Stati
BERNA - Le aziende in difficoltà economiche e finanziarie a causa della pandemia di coronavirus dovrebbero poter dedurre dalle imposte le perdite per un periodo di 10 anni anziché sette come ora. È quanto prevede un progetto di legge approvato oggi dal Consiglio nazionale per 127 voti a 64. Il dossier va agli Stati.
Il progetto governativo realizza, contro il suo parere, una mozione approvata dal Parlamento tre anni fa, ha spiegato la "ministra" delle finanze, Karin Keller-Sutter. Benché il Consiglio federale sia in linea di principio favorevole all'obiettivo perseguito dalla mozione, Keller-Sutter ha chiesto al plenum di non approvare il disegno di legge a causa dell'incertezza circa le minori entrate per la Confederazione e l'assenza di compensazioni.
Sebbene la maggioranza dei partiti abbia accolto positivamente questa misure durante la procedura di consultazione, ha poi aggiunto la presidente della Confederazione, gran parte dei Cantoni ha respinto il progetto, sostenendo, tra l’altro, che il diritto vigente prevede già misure di accompagnamento efficaci in materia fiscale per le imprese sostenibili e meritevoli di risanamento.
Dello stesso avviso di Keller-Sutter anche il campo rosso-verde. I motivi? L’impossibilità di stimare le minori entrate, la situazione tesa delle finanze della Confederazione e gli effetti poco chiari della nuova normativa.
Di diverso avviso il campo "borghese" secondo cui, su un periodo di tempo più lungo, la misura determina per le imprese con perdite significative o con perdite distribuite su più esercizi una riduzione dell’onere fiscale complessivo, contribuendo così a rafforzarne la competitività.
Tra l'altro, hanno fatto notare diversi deputati saliti alla tribuna, altri Paesi europei, tra cui anche gli Stati confinanti alla Svizzera, prevedono una compensazione delle perdite illimitata. L’estensione a dieci anni è quindi un piccolo passo che offre maggiore margine di manovra alle aziende interessate.