L'oro vola e "vede" i 4 mila dollari, «non "se" ma "quando"?»


Oro e petrolio in forte crescita sui mercati, vola anche la Borsa di Tokyo grazie al nuovo leader politico.
Oro e petrolio in forte crescita sui mercati, vola anche la Borsa di Tokyo grazie al nuovo leader politico.
LUGANO - Il prezzo dell'oro vola sui mercati delle materie prime: il metallo prezioso con consegna immediata (Gold spot) passa di mano a 3933,21 dollari l'oncia, con un avanzamento dell'1,19%, mentre l'oro con consegna a dicembre (Comex) è scambiato a 3956,90 dollari l'oncia, in crescita dell'1,23%.
E mentre il prezioso fa segnare quasi un +50% quest’anno (miglior performance dal 1979), c'è chi guarda già al prossimo target. «Più di 4.000 dollari l'oncia è probabilmente una questione di 'quando', non di 'se', nell'attuale contesto di FOMO (Fooping Out of Mobility) - ha scritto Aakash Doshi, responsabile della strategia sull'oro per State Street Investment Management, ripreso da Fox Business -. Riteniamo che ci sia una probabilità del 75% che i mercati dei lingotti superino i 4 mila dollari nel quarto trimestre o entro l'inizio del 2026».
Come abbiamo scritto la settimana scorsa, a pesare sul rally del metallo giallo sono vari fattori. Se tutti, l'incertezza legata allo shutdown americano, il dollaro USA più debole e gli attesi ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve taglierà.
Le parole di Trump alimentano la preoccupazione - Incertezza ulteriormente alimentata dalle parole di Trump, circa i licenziamenti per lo shutdown. Il Presidente, parlando con i reporter alla Casa Bianca dei licenziamenti che aveva preannunciato ha ora affermato: «Sta succedendo proprio ora. È tutta colpa dei Democratici. I Democratici stanno causando la perdita di molti posti di lavoro con il loro... è uno shutdown. È il loro shutdown, non il nostro».
Petrolio, prezzo su - Prezzo del petrolio in rialzo questa mattina sui mercati delle materie prime: il Wti con consegna a novembre è scambiato a 61,65 dollari, in aumento dell'1,26%, mentre il Brent con consegna a dicembre passa di mano a 65,32 dollari al barile, con una crescita dell'1,22%.
Il "caso Giappone", Tokyo chiude in forte rialzo - Infine, degna di nota è la borsa di Tokyo, che ha chiuso in forte rialzo, con l'indice Nikkei in progressione dello 4,75% a 47'944,76 punti. Il mercato ha reagito con entusiasmo all'elezione a capo del partito al potere in Giappone di Sanae Takaichi, sostenitrice di un forte sostegno all'economia e di una politica fiscale espansiva. Lo yen è però sprofondato verso i minimi storici: stamani il corso del franco svizzero rispetto alla moneta nipponica ha toccato un massimo a 188,82 yen.
In passato, Takaichi si è schierata a favore di una politica monetaria estremamente espansiva e di una spesa pubblica elevata. Come probabile futuro capo del governo della quarta economia mondiale dovrà affrontare una serie di sfide, tra cui l'invecchiamento della popolazione, i cambiamenti geopolitici e l'indebolimento della congiuntura. La 64enne è stata eletta sabato alla presidenza del Partito Liberal Democratico (PLD): sta quindi per diventare la prima donna alla testa dell'esecutivo giapponese. Si prevede che il parlamento la confermerà come nuovo primo ministro entro la fine del mese: sarebbe il quinto cambio al vertice del governo in cinque anni.