UBS, «filiali estere coperte da capitale proprio entro 7 anni»


Il Consiglio federale impone alle grandi banche svizzere una copertura totale con capitale proprio sulle filiali estere entro sette anni.
Il Consiglio federale impone alle grandi banche svizzere una copertura totale con capitale proprio sulle filiali estere entro sette anni.
BERNA - Nel pieno delle polemiche attorno a UBS, con la minaccia nemmeno troppo velata di una partenza dalla Svizzera, il Consiglio federale mantiene la rotta: le banche di rilevanza sistemica saranno tenute in futuro, nell'arco di sette anni, a coprire integralmente con capitale proprio le loro partecipazioni nelle filiali estere.
Questo in sintesi il contenuto del progetto di legge, già ampiamente noto e che concerne al momento solo l'istituto diretto dal ticinese Sergio Ermotti, inviato oggi in consultazione fino al 9 di gennaio 2026, riguardante la modifica della legge sulle banche e dell'ordinanza sui fondi propri.
La situazione attuale - Oggi le banche svizzere, precisa una nota governativa odierna, sono tenute a fornire soltanto una copertura parziale con capitale proprio per le partecipazioni nelle filiali estere. In caso di perdite di valore registrate su queste filiali, si riduce anche il capitale proprio della casa madre in Svizzera destinato originariamente alla sua attività operativa.
Affinché le perdite registrate sulle valutazioni delle filiali estere non abbiano più ricadute dirette sulla dotazione di capitale della casa madre, in futuro le banche di rilevanza sistemica dovranno dedurre integralmente il valore contabile delle partecipazioni in queste filiali dai fondi propri di base di qualità primaria. La copertura più elevata con fondi propri esplica effetti positivi in tutte le fasi di una crisi: durante il normale andamento dell'attività della banca, nella fase di stabilizzazione e in quella di liquidazione.
Durante il normale andamento dell'attività, la copertura più elevata riduce le oscillazioni nel capitale proprio della casa madre dovute a perdite nella valutazione di filiali estere. Ma il suo beneficio principale emerge nella fase di stabilizzazione. In questa fase critica, nella quale un istituto può ancora operare in autonomia, questo deve avere la possibilità di alienare tutte le filiali estere o parti di esse senza conseguenze negative. La copertura integrale garantirà così in futuro una migliore protezione dei clienti e dei creditori della casa madre svizzera dalle perdite all'estero.
BNS e FINMA d'accordo - Il governo, la Banca nazionale svizzera (BNS) e l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) credono che tale misure ritengono sia fondamentale per raggiungere gli obiettivi della regolamentazione "too big to fail" volta a rafforzare la stabilità finanziaria. Una conclusione confermata anche da un'analisi esterna all'amministrazione federale commissionata alla società BSS Volkswirtschaftliche Beratung AG.
La misura tiene conto del fatto che la Svizzera costituisca un caso particolare in termini di importanza del mercato estero rispetto ad altre piazze finanziarie con banche di rilevanza sistemica globale.
UBS sola interessata - La nuova regolamentazione. precisa l'esecutivo, riguarda esclusivamente le banche di rilevanza sistemica che detengono partecipazioni estere. Al momento interesserebbe in misura rilevante soltanto UBS, la cui casa madre vedrebbe un rafforzamento mirato e sostanziale della sua dotazione di fondi propri.
I costi relativi alla misura possono essere influenzati in modo significativo da decisioni di UBS prese a livello di direzione. Se ripartiti secondo il principio di causalità, come è consuetudine nel settore bancario, non dovrebbero essere sostenuti dalla clientela della banca in Svizzera, bensì dall'attività all'estero.
Il Consiglio federale regolerà l'introduzione graduale della disposizione di legge mediante una disposizione transitoria a livello di ordinanza e intende concedere a tal fine, alle banche interessate, un termine transitorio di sette anni, a seconda dell'avanzamento delle discussioni parlamentari.
La copertura con fondi propri di base di qualità primaria sarà pari al 65% all'entrata in vigore, per aumentare poi del 5% ogni anno e giungere al valore auspicato del 100%.