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Il leone cinese riprende a ruggire

Il 2024 è stato chiuso con un surplus commerciale da record
Depositphotos (zhanglianxun)
Fonte Ats Ans
Il leone cinese riprende a ruggire
Il 2024 è stato chiuso con un surplus commerciale da record
PECHINO - La Cina ha chiuso il 2024 con un surplus commerciale record in rialzo del 21% a 992,16 miliardi di dollari grazie all'impennata dell'export (+5,9% a 3.580 miliardi), mentre imprese e famiglie hanno speso con cautela e frenato l'import (+1,1...

PECHINO - La Cina ha chiuso il 2024 con un surplus commerciale record in rialzo del 21% a 992,16 miliardi di dollari grazie all'impennata dell'export (+5,9% a 3.580 miliardi), mentre imprese e famiglie hanno speso con cautela e frenato l'import (+1,1% a 2.590 miliardi).

È quanto emerge dai dati diffusi dalle Dogane di Pechino, a una settimana dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca con il probabile inizio di una nuova guerra dei dazi. Al netto dell'inflazione, il saldo 2024 dell'interscambio ha superato di gran lunga qualsiasi altro nel mondo nel secolo scorso, persino quelli di potenze dell'export come Germania, Giappone o Usa.

Segnali di ottima salute - La Cina «è sulla buona strada» per centrare il target di crescita del Pil nel 2024 di circa il 5%, grazie alla «serie di politiche incrementali introdotte da settembre che hanno notevolmente rafforzato la ripresa».

A dispetto dei vari rischi maturati negli ultimi anni, «l'economia cinese ha dimostrato forte resilienza, contribuendo per circa il 30% alla crescita globale», ha osservato il governatore della Banca centrale cinese (Pboc) Pan Gongsheng, intervenendo all'Asian Financial Forum di Hong Kong. Venerdì, Pechino diffonderà gli attesi dati sul Pil del quarto trimestre e dell'intero 2024.

Pan ha aggiunto che saranno utilizzati gli strumenti dei tassi di interesse e della riserva obbligatoria delle banche (Rrr) «per mantenere un'ampia liquidità sui mercati», in base al resoconto dei media statali di Pechino, aggiungendo che «c'è fiducia e capacità di superare le difficoltà economiche» incontrate dal Dragone.

Una mossa strategica - Intanto, l'Istituto centrale cinese e la State Administration of Foreign Exchange (Safe) hanno riferito di aver aumentato oggi con effetto immediato il "parametro di aggiustamento macroprudenziale", un moltiplicatore che determina il limite massimo del finanziamento transfrontaliero disponibile da parte di imprese e istituzioni finanziarie, da 1,5 a 1,75. Si tratta di una mossa significativa nel panorama della politica monetaria e regolamentare di Pechino: il rialzo del parametro consente alle entità coinvolte di contrarre maggiori prestiti dai mercati esteri, aumentando così i flussi di capitale transfrontalieri.

La misura, in altri termini, mira a rafforzare l'attività economica e a sostenere la crescita durante le condizioni economiche difficili. Questo è in linea con gli sforzi più ampi delle autorità cinesi per stabilizzare l'economia nel contesto di frenata della domanda interna e delle incertezze globali. Più prestiti transfrontalieri potrebbero portare a maggiori afflussi di valuta estera con il fine potenziale di stabilizzare o rafforzare lo yuan se gestiti in modo efficace. Tuttavia, potrebbero anche aumentare gli obblighi di debito estero, il che potrebbe esercitare pressione sullo yuan a lungo termine se i rischi di rimborso aumentano.

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