Identificato il presunto killer di Charlie Kirk



L'FBI diffonde nuove foto e video, oltre 7mila segnalazioni dalla popolazione
L'FBI diffonde nuove foto e video, oltre 7mila segnalazioni dalla popolazione
NEW YORK - La polizia pensa di aver identificato il nome del presunto killer di Charlie Kirk. Lo riporta Cbs News citando alcune fonti, secondo le quali nessun mandato di arresto è stato finora spiccato.
L'Fbi ha intanto diffuso quattro nuove foto del presunto killer dell'attivista conservatore. Il ragazzo indossa un cappellino con visiera, una maglietta a maniche lunghe con la bandiera americana e l'aquila con le ali aperte.
La t-shirt, secondo indiscrezioni, sembra provenire dalla Disabled Veterans National Foundation (la Fondazione per i veterani disabili, ndr) che l'ha inviata negli ultimi anni ai potenziali sostenitori dell'associazione.
Le autorità dicono inoltre di seguire «diverse piste» nella caccia all'assassino di Charlie Kirk. Dopo la diffusione delle foto del presunto killer, riferiscono le forze dell'ordine, sono giunti dal pubblico più di 200 indicazioni. Le ricerche proseguono.
The FBI is releasing video of the shooter who murdered Charlie Kirk at Utah Valley University on September 10, 2025. Following the shooting, the individual jumps from a rooftop and runs away from the location. Trace evidence collected from the rooftop includes shoe impressions, a… pic.twitter.com/hDVVFKUhYl
— FBI Salt Lake City (@FBISaltLakeCity) September 12, 2025
Nel frattempo, le autorità hanno pubblicato un video del killer di Charlie Kirk. L'uomo si vede saltare a terra dal tetto da dove ha aperto il fuoco e allontanarsi.
«Speriamo che questo e le foto» aiutino nelle ricerche, ha detto il governatore dello Utah Spencer Cox invitando il pubblico a collaborare e a fornire tutte le informazioni a disposizione.
Il governatore ha inoltre precisato che «abbiamo intenzione di perseguire la pena di morte» nel caso di Charlie Kirk. E ha aggiunto che le autorità hanno ricevuto più di 7.000 fra indizi e segnalazioni sul killer di Charlie Kirk.
Secondo Spencer Cox, l'Fbi ha ricevuto più segnalazioni sui media digitali di quante non ne abbia avute in qualsiasi altro momento dall'attentato alla maratona di Boston.