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GUERRA IN UCRAINA

Merz: «Siamo minacciati, dobbiamo difenderci». Zakharova: Berlino «sprofonderà come Kiev»

Il cancelliere tedesco Merz: pronti a difenderci e a togliere i limiti sulle armi per aiutare l'Ucraina. Ma Mosca replica duramente.
afp
Fonte ats ans
Merz: «Siamo minacciati, dobbiamo difenderci». Zakharova: Berlino «sprofonderà come Kiev»
Il cancelliere tedesco Merz: pronti a difenderci e a togliere i limiti sulle armi per aiutare l'Ucraina. Ma Mosca replica duramente.

HELSINKI - "Noi siamo minacciati e ci difendiamo. Non deve esserci alcun dubbio sul fatto che noi ci difenderemo". Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz in conferenza stampa a Helsinki con il primo ministro finlandese Patteri Orpo, rispondendo a una domanda dei giornalisti sugli sviluppi in Ucraina.

"In gioco non c'è va soltanto l'integrità territoriale dell'Ucraina. E se ci fosse solo questa, sarebbe già un ragione sufficiente per aiutare", ha sostenuto il Kanzler. "È quello che dimostra il rapporto del vostro premier, lo dimostrano i rapporti dei capi di Stato e di Governo dell'area del Nord che ho ascoltato ieri", ha riferito.

"A rischio c'è l'intero spazio in cui viviamo. Ad essere messo in discussione è l'ordine politico di base che ci siamo dati con la Russia dopo il 1990. E se questo è il caso, vuole dire che arrivato il momento in cui dobbiamo difenderci tutti insieme. Perciò sono grato del fatto di essere oggi in un paese che è entrato nella NATO. Perché questo mostra la comune volontà di difenderci contro questa aggressione".

"Noi siamo minacciati e ci difendiamo - ha incalzato -. E non ci sarà alcun dubbio che sotto la mia guida faremo tutto il possibile per difenderci". "Questo è il dovere assolutamente prioritario di ogni governo, anche del mio: tutelare la libertà dei nostri paesi, del nostro territorio, della nostra popolazione - ha concluso Merz -. E questa è oggi la sfida".

Rispondendo a una domanda dei giornalisti il cancelliere tedesco ha affermato che l"la questione della limitazione della gittata delle armi utilizzate ha avuto un ruolo importante qualche mese e qualche anno fa. Per quanto ne so, e come ho riferito ieri, i paesi che hanno imposto limiti di gittata hanno da tempo abbandonato queste restrizioni".

"Ieri a Berlino ho descritto qualcosa che è stato fatto per mesi, ovvero che l'Ucraina ha il diritto di usare le armi che riceve oltre i propri confini contro obiettivi militari in territorio russo - ha aggiunto -. A mio avviso, questo è necessario, perché chi si limita a respingere un attacco sul proprio territorio non può difendersi a sufficienza. Solo chi è in grado di attaccare anche le basi militari situate sul territorio dell'aggressore può difendersi".

Egli ha anche ribadito che se il presidente russo Vladimir Putin non accetta neanche la mediazione del Vaticano vuol dire che "non mostra alcun interesse a una tregua".

Ieri Merz aveva affermato che anche la Germania - come già fatto lo scorso anno da USA, Gran Bretagna e Francia - ha deciso di togliere limitazioni alla gittata degli armamenti che fornirà all'Ucraina. Kiev, quindi, potrà utilizzarle per "difendersi anche attaccando le posizioni militari in Russia", aveva sottolineato il cancelliere.

Critiche da Mosca

A questo proposito la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova, citata da Interfax, ha minacciato oggi che se la Germania fornirà all'Ucraina missili a lungo raggio Taurus, essi "bruceranno come fiammiferi", come già avvenuto ai carri armati Leopard, e Berlino "sprofonderà ulteriormente nella fossa in cui si trova da tempo il regime di Kiev che sostiene". "Qualsiasi arma tedesca non cambierà il corso dell'operazione militare speciale", ha aggiunto la Zakharova.

Mentre il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, in una conferenza stampa ripresa dalla Tass, ha dichiarato che la decisione di consentire all'Ucraina di utilizzare armi a lungo raggio contro obiettivi in Russia è stata presa "molto tempo fa e semplicemente tenuta nascosta".

Lavrov ha criticato le dichiarazioni di Merz, ritenendole indicative del "livello di competenza" dei leader europei. Il ministro russo ha osservato che Merz aveva annunciato che non ci sarebbero state restrizioni "da ora in poi e per sempre", salvo poi essere contraddetto poco dopo dal suo vice cancelliere Lars Klingbeil, ha sottolineato Lavrov.

"Poi il signor Merz, rendendosi conto di ciò che aveva detto, ha affermato di non riferirsi a una nuova decisione, ma a una precedente presa dal precedente governo tedesco", ha spiegato Lavrov. "Ciò suggerisce che la decisione di consentire all'Ucraina di condurre attacchi sul territorio russo - almeno entro certi limiti - sia stata presa molto tempo fa e semplicemente tenuta nascosta", ha concluso.

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