«Regoleremo i conti con chiunque attacchi lo Stato di Israele»

Così il premier israeliano Netanyahu dopo l'attacco contro l'aeroporto di Sana'a
TEL AVIV - «Ho detto molte volte che chi attacca lo Stato di Israele, lo fa a proprio rischio e pericolo. Ieri ho detto che l'attacco degli Houthi non avrebbe ricevuto una sola risposta simbolica, ma molteplici colpi. Ieri abbiamo dato un colpo duro al porto di Hodeida. Oggi i nostri aerei hanno attaccato l'aeroporto di Sana'a, un aeroporto che consente al loro esercito terroristico di operare e funge da ingresso aereo per lo Stato del terrore, che permette il lancio di missili contro di noi». Lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
«La decisione su quando rispondere, come farlo e contro quali obiettivi è una valutazione che facciamo ogni volta. E questo vale anche per il patrocinatore degli Houthi, l'Iran. Senza la sua approvazione e il suo continuo supporto, gli Houthi non sarebbero in grado di condurre questi attacchi missilistici criminali contro di noi», ha aggiunto. «Il presidente Trump l'ha detto un mese e mezzo fa. Io lo ripeto oggi: regoleremo i conti con chiunque attacchi lo Stato di Israele».
Da parte sua, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato: «Il gruppo terroristico Houthi ha tentato di colpire l'aeroporto Ben-Gurion e, in risposta, oggi abbiamo distrutto l'aeroporto di Sana'a. Inoltre, abbiamo colpito altri obiettivi, a seguito degli attacchi di ieri al porto di Hodeida, colpendo ulteriori infrastrutture nazionali. Chi ci colpisce, noi lo colpiremo sette volte tanto. Questo è anche un messaggio di avvertimento al capo della piovra iraniana: siete direttamente responsabili di ogni attacco degli Houthi contro lo Stato di Israele e pagherete interamente le conseguenze», ha aggiunto.