A Washington torna l'ambasciatore russo


I primi segnali del disgelo tra la Russia e gli Stati Uniti.
I primi segnali del disgelo tra la Russia e gli Stati Uniti.
WASHINGTON - Dopo il primo contatto telefonico fra i presidenti statunitense Donald Trump e russo Vladimir Putin e il primo faccia a faccia tra i rispettivi ministri degli esteri a Riad (Arabia Saudita), gli Usa e la Russia cominciano concretamente il cammino per riportare alla normalità le relazioni bilaterali, a cominciare dalle strutture diplomatiche. Mosca ha annunciato che gli Stati Uniti hanno concesso il gradimento al nuovo ambasciatore russo, Alexander Darchiev, dopo una vacanza di quattro mesi. Inoltre, i russi hanno chiesto la ripresa dei collegamenti aerei diretti tra i due paesi, sospesi nell'ambito delle sanzioni alla Russia per l'attacco all'Ucraina.
La richiesta, ha fatto sapere la portavoce del ministero degli esteri di Mosca Maria Zakharova, è stata avanzata ieri durante le oltre sei ore di colloqui tra una delegazione diplomatica russa e una americana nel consolato generale degli USA a Istanbul (Turchia). Gli emissari di Mosca erano guidati proprio da Darchiev, attuale direttore del Dipartimento per il Nord America in seno al ministero degli esteri, al quale la capo delegazione americana, la viceassistente del segretario di Stato Sonata Coulter, ha consegnato direttamente la lettera di gradimento per il nuovo incarico di ambasciatore.
Quelle di Istanbul sono state discussioni «significative e professionali» e «si è convenuto di proseguire il dialogo attraverso questo canale», ha commentato Zakharova. Secondo la portavoce, «sono state concordate misure congiunte per garantire il finanziamento senza ostacoli delle attività delle missioni diplomatiche di Russia e Stati Uniti su base di reciprocità».
I rappresentanti di Mosca hanno anche chiesto «la restituzione di sei proprietà immobiliari sequestrate illegalmente nel periodo 2016-2018». Ed «è stato chiesto alla parte americana di valutare la possibilità di ripristinare il traffico aereo diretto» tra i due paesi.
Non è possibile sapere quale sarà la risposta americana alle richieste russe, ma il gradimento concesso al nuovo ambasciatore Darchiev rappresenta comunque un segnale positivo per lo sviluppo delle relazioni. Il posto di capo della sede diplomatica russa a Washington era infatti vacante dall'ottobre scorso, quando aveva terminato il suo incarico ed era rientrato in Russia Anatoly Antonov, che era stato ambasciatore dal 2017.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che la Russia vuole «costruire il dialogo, non solo con gli USA, ma con tutti i paesi da una posizione di mutuo rispetto e mutuo beneficio». E l'apertura verso Washington non sembra avere riflessi negativi sui contatti tra Mosca e Cina, che si mantengono fitti.
Dopo i due colloqui telefonici tra i presidenti russo Vladimir Putin e cinese Xi Jinping nell'arco di un mese, Xi ha ricevuto oggi a Pechino il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Serghei Shoigu. Xi ha detto che i due paesi sono «amici sinceri» e le due parti devono «portare avanti il nucleo dei legami Cina-Russia nella nuova era di buon vicinato e di amicizia permanenti», insieme al «coordinamento strategico globale e alla cooperazione reciprocamente vantaggiosa».
Shoigu, da parte sua, ha sottolineato che Mosca intende sviluppare ulteriormente gli accordi finora raggiunti con Pechino e ha aggiunto che la cooperazione russo-cinese «non è diretta contro altri paesi ed è un esempio di come dovrebbero essere le relazioni tra grandi potenze». La parte russa, inoltre, apprezza quello che riconosce come l'impegno della Cina per la «risoluzione pacifica della crisi in Ucraina».