L'Italia dei treni è stata spezzata in due


La causa? Un problema al software che dovrebbe garantire la gestione ottimale della circolazione ferroviaria
La causa? Un problema al software che dovrebbe garantire la gestione ottimale della circolazione ferroviaria
FIRENZE - Sabato di passione per chi si è trovato a viaggiare in treno, lungo la linea che attraversa Firenze, con l'Italia ferroviaria divisa in due. Ritardi fino 220 minuti e stazioni di Milano, Roma e Napoli con folle di passeggeri in attesa.
Il problema - Un problema stamani legato alla messa a punto dell'Accm, Apparato centrale computerizzato multistazione - attivato pochi giorni fa nel capoluogo toscano proprio, ironia della sorte, per garantire una gestione ottimale della circolazione -, ha mandato in tilt il traffico dei treni da nord a sud e viceversa.
E quando sembrava che la situazione stesse per tornare alla normalità, un altro guasto, verificatosi nel primo pomeriggio sulla linea direttissima Firenze-Arezzo (Toscana), ha fatto il resto. Risultato: ritardi fino a 220 minuti, 130 treni Alta Velocità interessati, quasi 30 cancellati, per lo più parzialmente.
A metà pomeriggio le scuse di Rete ferroviaria italiana (Rfi, gestore dell'infrastruttura ferroviaria) «per i ritardi e i relativi disagi» mentre le stazioni di Milano, Roma e Napoli, erano piene di passeggeri in attesa, complice anche il ponte dell'Immacolata. Più tranquilla, paradossalmente, la situazione nelle stazioni di Firenze dove i convogli si sono trovati incolonnati.
Un sabato di disagi - Stando alle informazioni pubblicate sul proprio sito da Trenitalia (gestore del trasporto passeggeri), i primi problemi si sono registrati alle 7.05, con traffico rallentato per un guasto alla linea a Firenze Santa Maria Novella e ritardi fino a 25 minuti.
Mezz'ora dopo il problema all'Accm, ovvero al software che ne regola il funzionamento alla stazione di Campo di Marte, dove passano Alta Velocità e regionali: circolazione sospesa. Il traffico è poi ripreso gradualmente ma in modo fortemente rallentato, con un "maggior tempo di percorrenza" salito fino a un'ora e mezzo.
Con l'intervento dei tecnici la situazione sembrava avviarsi a un ritorno alla normalità ma nel primissimo pomeriggio nuovi problemi e ritardi saliti a 120 minuti: è delle 14.15 la comunicazione che i treni, compresi quelli dell'Alta Velocità, venivano instradati sulla linea convenzionale tra Arezzo e Firenze per un guasto al sistema radio di distanziamento tra i convogli sulla direttissima. Linea poi riaperta alle 16.30. Nel frattempo saliti a 3 ore e 40 minuti i ritardi massimi accumulati.
Le reazioni - I disagi - peraltro non ancora esauriti del tutto nel tardo pomeriggio, con ritardi più marcati per i treni verso il sud -, hanno scatenato la reazione di Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori (Codacons) e Associazione nazionale utenti servizi pubblici (Assoutenti, si impegna per la tutela dei consumatori) e pure della Regione Toscana che ha convocato una cabina di regia con Trenitalia e Rfi anche alla luce di altri problemi registrati. Trenitalia rimborserà integralmente il biglietto per chi ha subito ritardi sopra i 180 minuti.