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«Questo conferma quanto da tempo sospettato: la Cia ha mentito»

Da alcuni documenti sono emersi rapporti tra l'agenzia e Lee Harvey Oswald, l'assassino del presidente John F. Kennedy. Documenti che smentiscono una linea mantenuta per oltre 60 anni
Imago
Oswald, scortato dalla polizia, colpito a morte da Jack Ruby il 24 novembre del 1963.
Fonte ats
«Questo conferma quanto da tempo sospettato: la Cia ha mentito»
Da alcuni documenti sono emersi rapporti tra l'agenzia e Lee Harvey Oswald, l'assassino del presidente John F. Kennedy. Documenti che smentiscono una linea mantenuta per oltre 60 anni

LANGLEY - La Cia produce nuove prove sui suoi rapporti con Lee Harvey Oswald. Nuovi documenti portati alla luce dagli archivi dell'agenzia di Langley da una task force della Camera dei Rappresentanti smentiscono la linea mantenuta per oltre 60 anni dagli 007 Usa di non avere che minime informazioni sulle attività dell'assassino del presidente John F. Kennedy prima del tragico evento di Dallas.

La rivelazione che un agente noto finora con il solo nome di Howard aveva gestito un gruppo cubano che aveva interagito con Oswald nei mesi precedenti l'assassinio solleva ulteriori interrogativi sul ruolo - e su un possibile coinvolgimento — dell'agenzia nel complotto per uccidere il presidente nel novembre 1963.

I documenti identificano Howard con George Joannides, un agente della Cia con base a Miami nel 1963 col compito di finanziare e supervisionare un gruppo di studenti anticastristi. Joannides aveva un incarico segreto: gestire la propaganda anti-Castro e ostacolare i gruppi filo-Castro, nonostante alla Cia fosse legalmente proibito di svolgere attività di spionaggio interno.

Il gruppo sostenuto dalla Cia, noto come Dre, era a conoscenza di Oswald nel suo ruolo di promotore di politiche pro-Castro negli Usa e i suoi membri fecero a botte con lui tre mesi prima dell'assassinio. In seguito, un membro del Dre raccontò che Oswald si avvicinò a loro offrendo aiuto, forse per lavorare come infiltrato all'interno del suo stesso gruppo filo-Castro, il Fair Play for Cuba Committee.

Finora Joannides era noto solo con lo pseudonimo di Howard: era questo il nome che i membri del Dre a Miami usavano per riferirsi al loro contatto con la Cia. Sia nel 1964, davanti alla Commissione Warren, che nel 1978 con il Comitato Speciale della Camera sugli Assassinii la Cia aveva sostenuto che Howard non era esistito.

I nuovi documenti mostrano che Joannides ottenne una finta patente del Distretto di Columbia col nome di Howard Mark Gebler e che l'agente ricevette nel 1981 una medaglia commemorativa della Cia per il suo ruolo con il gruppo di studenti cubani. «Tutto questo conferma quanto il pubblico ha da tempo sospettato: che la Cia ha mentito al popolo americano e che c'è stato un cover-up», ha detto Anna Paulina Luna, la presidente della Commissione Oversight della Camera. Un comitato sui «segreti federali» al suo interno, in primavera, ha svolto audizioni sull'assassinio di Kennedy inducendo la Cia a rivisitare i suoi archivi da cui sono riemersi i nuovi particolari su Joannides.

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