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STATI UNITI / CONGO

L'accordo «storico» tra Congo e Ruanda: Trump candidato Nobel per la pace

L'intesa tra i due Paesi, mediata da Washington, ha lo scopo di porre fine ai combattimenti tra le diverse fazioni
AFP
Fonte Ats Ans
L'accordo «storico» tra Congo e Ruanda: Trump candidato Nobel per la pace
L'intesa tra i due Paesi, mediata da Washington, ha lo scopo di porre fine ai combattimenti tra le diverse fazioni

WASHINGTON - Il presidente del Congo Félix Tshisekedi ha candidato Donald Trump per il Nobel per la Pace dopo l'accordo tra il suo Paese e il Ruanda firmato oggi a Washington con la mediazione degli Stati Uniti. Un accordo «storico che apre un nuovo capitolo di speranza», ha commentato il presidente degli Stati Uniti dallo Studio Ovale che si chiamerà "accordo di Washington". In questo contesto, Trump è intervenuto dicendo «chiamamolo Trump accord», ma ha subito precisato che stava scherzando. La cerimonia per l'intesa si terrà a luglio alla Casa Bianca.

L'accordo di pace - Ruanda e Congo hanno firmato oggi a Washington un accordo di pace per porre fine ai combattimenti che hanno causato migliaia di vittime, con i due Paesi che si sono impegnati a ritirare il loro sostegno alla guerriglia. Lo riportano i media americani.

I due ministri degli Esteri, che tra poco saranno ricevuti da Donald Trump nello Studio Ovale, hanno firmato l'accordo, mediato da Stati Uniti, Qatar e Unione Africana, alla presenza del segretario di Stato Usa Marco Rubio, che ha riconosciuto che c'è «ancora molto lavoro da fare».

Trump ha rivendicato il risultato e dichiarato che gli Stati Uniti «otterranno molti diritti minerari dal Congo». L'intesa arriva dopo che il gruppo ribelle M23, una forza di etnia Tutsi ampiamente legata al Ruanda, è entrata nella zona orientale del Congo, da tempo turbolenta e ricca di minerali conquistando un vasto territorio, tra cui la città chiave di Goma.

L'accordo non affronta esplicitamente le conquiste dell'M23, ma chiede al Ruanda di porre fine alle «misure difensive» adottate. Il Ruanda ha negato di aver sostenuto direttamente i ribelli ma ha chiesto la fine di un altro gruppo armato, le Forze Democratiche per la Liberazione del Ruanda, fondato da gruppi di etnia hutu legati ai massacri di tutsi nel genocidio del 1994.

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