"Porte girevoli": fuori le sanzioni, dentro Putin


Il governo siriano invita la compagnia petrolifera russa Tatneft a tornare nel Paese.
Il governo siriano invita la compagnia petrolifera russa Tatneft a tornare nel Paese.
DAMASCO - Il governo siriano dell'autoproclamato presidente Ahmad Sharaa ha invitato una compagnia petrolifera russa a tornare a operare in Siria, in una zona al confine con l'Iraq. Lo riporta il sito di approfondimento economico siriano, The Syria Report, che pubblica la lettera di invito da parte del governo siriano alla Tatneft, una compagnia già presente in Siria dal 2005 al 2012.
Nonostante le forze militari russe abbiano ridotto in maniera significativa la loro presenza in Siria, mantenendo una presenza simbolica nelle due basi militari di Hmeimim (Latakia) e Tartus, sul Mediterraneo, il governo di Sharaa - politicamente schierato col fronte filo-occidentale - ha finora esortato le autorità russe in Siria a rimanere nel Paese.
La lettera del governo di Damasco alla Tatneft cita le opportunità di investimento che si sono aperte dopo la recente decisione di USA e Ue di rimuovere le sanzioni alla Siria. Nella lettera si fa riferimento all'opportunità per Tatneft di riprendere le operazioni dove si erano fermate nel 2012, ovvero nel Blocco 27, situato a est di Dayr az Zor, al confine con l'Iraq.