Hollywood: gli attori contro i produttori di videogame


Gli iscritti al sindacato degli attori decideranno se autorizzare uno sciopero contro le società che producono videogames
Gli iscritti al sindacato degli attori decideranno se autorizzare uno sciopero contro le società che producono videogames
LOS ANGELES - La tensione tra produttori e lavoratori di Hollywood non accenna a diminuire. Anzi, mentre attori e sceneggiatori manifestano ogni mattina davanti agli Studios e la contrattazione per il rinnovo dei contratti cinematografici delle due categorie è in stallo, si apre un nuovo fronte, con un nuovo antagonista: le compagnie di videogiochi.
Da oggi infatti i 160'000 iscritti al sindacato degli attori Sag-Aftra decideranno se autorizzare uno sciopero contro le società che producono videogames. La votazione online si chiuderà il 25 settembre: il giorno dopo comincerà la contrattazione per il nuovo contratto con i rappresentanti di Electronic Arts, Activision, Disney Character Voices, Warner Bros Games e altre compagnie che producono i videogiochi a cui gli attori prestano la voce e le sembianze.
Questa procedura - con l'autorizzazione a proclamare la mobilitazione prima dell'inizio del negoziato - ricalca quanto accaduto tra giugno e luglio con le major del cinema e le piattaforme di streaming. In quel caso, si arrivò allo scadere del contratto senza un accordo.
Il 13 luglio la Sag-Aftra ha incrociato le braccia, chiudendo le produzioni, cancellando le première e portando scompiglio nei cartelloni dei festival di cinema di tutto il mondo. I colloqui con l'Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi non sono ripresi.
Il sindacato ha un contratto separato con i principali produttori di videogiochi. Il contratto è scaduto il 7 novembre 2022, ma è stato prorogato di un anno perché i negoziati non avevano portato alla firma del nuovo protocollo.
Le richieste della Sag-Aftra in questa vertenza ricalcano quelle fatte agli Studios cinematografici e alle piattaforme di streaming: garanzie contro l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e aumenti salariali.
«Ci risiamo! Ora anche il nostro Interactive Agreement (che regola i videogiochi) è in fase di stallo. Ancora una volta, ci scontriamo con l'avidità e la mancanza di rispetto dei datori di lavoro. Ancora una volta, l'intelligenza artificiale mette a repentaglio il nostro lavoro. E ancora una volta, la Sag-Aftra si oppone alla tirannia in nome di tutti i suoi membri», ha affermato la presidente del sindacato Fran Drescher.