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Human challenge trials, oltre 100 scienziati sostengono la "scorciatoia"

Una lettera aperta diretta al National Institute of Health rilancia l'idea delle infezioni volontarie
Keystone (archivio)
Human challenge trials, oltre 100 scienziati sostengono la "scorciatoia"
Una lettera aperta diretta al National Institute of Health rilancia l'idea delle infezioni volontarie
CAMBRIDGE - La corsa a un vaccino contro il coronavirus si appresta a entrare nella sua tappa decisiva. Il prossimo 27 luglio l'azienda americana Moderna darà il via alla fase finale dei test sul proprio candidato. E nel frattempo si riaccende...

CAMBRIDGE - La corsa a un vaccino contro il coronavirus si appresta a entrare nella sua tappa decisiva. Il prossimo 27 luglio l'azienda americana Moderna darà il via alla fase finale dei test sul proprio candidato. E nel frattempo si riaccende la discussione attorno ai cosiddetti "human challenge trials", sostenuti da oltre un centinaio esperti che hanno scritto alle autorità americane.

Nella lettera aperta, indirizzata a Francis Collins, direttore del National Institute of Health, gli scienziati - tra i quali anche 15 premi Nobel - rilanciano l'idea di infettare volontari sani con il Coronavirus, per accelerare lo sviluppo di un vaccino.

Sul Web il progetto è sostenuto dall'associazione "1DaySooner", che negli scorsi mesi ha reclutato decine di migliaia di volontari (al momento siamo a 32'665, provenienti dal 140 Paesi diversi), pronti a farsi infettare con il virus. E migliaia di questi hanno sottoscritto anche l'appello degli esperti, pubblicato sul proprio sito.

La "scorciatoia" degli human challenge trials è già stata percorsa in passato, per sviluppare vaccini come quello contro il vaiolo, il colera, il tifo e l’influenza.

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