Di anarchia, amore e orologi



“Unrueh” del bravo regista svizzera Cyril Schäublin si può vedere in questi giorni alla Lux Art House
“Unrueh” del bravo regista svizzera Cyril Schäublin si può vedere in questi giorni alla Lux Art House
MASSAGNO - Ancora una settimana per vedere l'interessante pellicola elvetica “Unrueh” nelle sale ticinesi, e per la precisione alla Lux Art House di Massagno (fino a domenica) e all'Otello di Ascona (venerdì e domenica).
Diretto dal bravo e giovane regista Cyril Schäublin racconta di una scintilla di amore (e anarchia) nel placido Giura bernese dell'Ottocento. Protagonista del film è l'operaia orologiera Josephine il cui mondo verrà messo sottosopra dall'incontro con l'attivista ed esule russo Pyotr. Apprezzatissimo e premiatissimo nei festival in tutto il mondo (e soprattutto all'ultima Berlinale), “Unrueh” mette in scena un limbo sognante ma intenso, fra linguaggi, ideologie e rivoluzioni tecnologiche.
Alla base, una parentesi autobiografica: «Mia nonna faceva proprio quel lavoro, assemblava i bilancieri (in gergo, l'Unrueh del titolo) degli orologi. Ho sempre voluto mettere in film il lavoro di lei e altre donne svizzere, così come i moti anarchici nell'industria orologiere del 19esimo secolo».