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LOCARNO

«Locarno, hai mai pensato a una scuola alberghiera?»

Il democentrista Frano Dragun, assieme a colleghi di partito, del Centro, del PLR, dei Verdi, del PS e degli Indipendenti, interroga il Municipio sulla formazione in campo turistico nella regione
Frano Dragun
«Locarno, hai mai pensato a una scuola alberghiera?»
Il democentrista Frano Dragun, assieme a colleghi di partito, del Centro, del PLR, dei Verdi, del PS e degli Indipendenti, interroga il Municipio sulla formazione in campo turistico nella regione

LOCARNO - Locarno, città turistica per eccellenza, dovrebbe avere una sua scuola alberghiera, per garantire continuità e un bacino di lavoratori qualificati alle strutture alberghiere e ricreative e per dare al contempo uno sbocco professionale ai giovani locarnesi. Lo chiedono in un'interrogazione interpartitica diciannove consiglieri comunali di UDC, il Centro, PLR, Verdi, Sinistra Unita e Indipendenti, che domandano al Municipio se abbia mai preso in considerazione l'idea.

Al turismo serve personale qualificato - Viene sottolineata la peculiarità del Locarnese, con le sue strutture d'accoglienza all'avanguardia, le bellezze naturali e una serie di eventi. Per portare avanti il settore turistico, serve però che la qualità dei servizi erogati rimanga alta e dunque «la disponibilità di personale qualificato e adeguatamente formato costituisce un fattore determinante e imprescindibile per garantire un’accoglienza professionale e contribuire alla valorizzazione del territorio», si legge nel testo.

Manca una scuola alberghiera sul territorio - La differenza per poter continuare a porsi con successo, unendo competenze e integrazioni tecnologiche, è la formazione. Ma, nonostante la vocazione turistica, non c'è sul territorio una scuola alberghiera, che secondo Frano Dragun e cofirmatari «potrebbe trarre enormi benefici dall’istituzione di una struttura formativa analoga sul suo territorio», rappresentando «un’opportunità strategica, sia per la Città che per l’intera regione», anche nella creazione di sinergie con hotel, esercizi pubblici e organizzazioni turistiche locali.

Una formazione fuori casa per i giovani locarnesi - Per i giovani locarnesi porterebbe a una formazione di alta qualità a portata di mano, «intersecando in modo virtuoso i bisogni del settore e dei cittadini lavoratori» e permettendo loro di potersi formare e trovare lavoro sul proprio territorio. Inoltre, la presenza di docenti e studenti garantirebbe un indotto economico indiretto alla città.

Le domande: valutazioni e costi - I consiglieri comunali chiedono così al Municipio se è a conoscenza della mancanza di una scuola alberghiera in città e se abbia mai considerato di colmare la lacuna con una possibile sede. Entrando poi più nello specifico, domandano se sia mai stata fatta una valutazione economica dell'impatto che una realtà simile garantirebbe all'occupazione, al turismo e all'economia. Nel caso in cui si sia considerata l'opzione, vogliono sapere se la città è pronta a sostenere un progetto del genere e se ha magari già avviato contatti in tal senso col Cantone o con altri enti formativi.

«Il Municipio sarebbe pronto a farsi promotore dell'iniziativa?» - Tra le domande, vi è quella se il Municipio è disposto a «farsi promotore presso il Cantone o presso partner privati di una proposta di studio di fattibilità per l’apertura di una scuola alberghiera a Locarno e per un’eventuale realizzazione» e se ha già una potenziale stima dei costi. Inoltre, si pone la questione dei rapporti della futura ed eventuale sede con quella di Bellinzona.

Sono necessarie anche misure alternative - Al di là dell'ipotesi della scuola alberghiera, i consiglieri comunali fanno notare come sia fondamentale continuare a sostenere il personale del settore turistico, domandando quali misure la città intenda intraprendere in tal senso.

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