«Ecco perché abbiamo votato no alla risoluzione contro lo smantellamento di FFS Cargo»

I democentristi: «FFS Cargo è un'azienda privata e ha detto che non si saranno licenziamenti: quel voto era un esercizio-alibi»
BELLINZONA - L'UDC ha votato contro la risoluzione per chiedere di annullare lo smantellamento da parte di FFS, con la chiusura dei terminal di Lugano Vedeggio, Cadenazzo e la prospettata chiusura del deposito di Chiasso.
La risoluzione, approvata invece a larga maggioranza, «si fonda su una palese asimmetria tra la narrazione del comitato “No allo smantellamento di FFS Cargo in Ticino» e quanto dichiarato da FFS Cargo durante un’audizione in Commissione economia e lavoro», spiega il partito, sottolineando che «FFS Cargo non è un servizio pubblico» e che soprattutto «la direzione ha garantito che non lascerà il Ticino e che dal punto di vista lavorativo non vi saranno licenziamenti, ma è ovvio che l’azienda sia chiamata a riformulare l’offerta sulla base dell’attuale contesto in cui opera».
Il voto di una risoluzione, al momento, è stato dunque ritenuto inutile, «un esercizio-alibi» senza alcun effetto legale, che l'UDC ha scelto di non sostenere.
Il congedo mestruale «una follia burocratica - I democentristi sono soddisfatti anche del no al congedo mestruale, che definivano «una follia burocratica», «del tutto ridondante rispetto agli strumenti già esistenti e che rischiava di creare confusione normativa, oltre a introdurre elementi di incertezza applicativa e disparità di trattamento».
Il voto sulla magistratura - Infine, apprezzano le misure di potenziamento della magistratura, «un piccolo passo avanti, ma significativo, per rendere la Giustizia ticinese più rapida ed efficace».