Cerca e trova immobili
CANTONE

Poca neve, ma oltre 5 milioni per gli impianti di risalita

Il Messaggio del Governo è stato accolto oggi in Parlamento. Il credito è strettamente correlato alla loro corretta manutenzione
Ti-Press / Samuel Golay
Fonte RED
Poca neve, ma oltre 5 milioni per gli impianti di risalita
Il Messaggio del Governo è stato accolto oggi in Parlamento. Il credito è strettamente correlato alla loro corretta manutenzione

BELLINZONA - La neve diminuisce, ma i sussidi restano. Luce verde alla richiesta di credito di 5,6 milioni di franchi per la gestione degli impianti di risalita di Airolo, Bosco Gurin, Campo Blenio, Carì e Nara, per il quadriennio 2025/26–2028/29. Il finanziamento è strettamente vincolato alla loro corretta manutenzione ai sensi dell’Ordinanza federale sugli impianti a fune. Il Consiglio di Stato aveva avanzato la richiesta a causa di un contesto sempre più difficile per le società che gestiscono gli impianti. Respinto l'emendamento dell'MPS che chiedeva di aggiungere come clausola al credito il rispetto dei contratti collettivi di lavoro.

«Il credito proposto in questo messaggio - ha spiegato il direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia Christian Vitta - non è stato adeguato al rincaro, malgrado gli impianti li abbiano stimati al +15%», a causa delle sfide che il cambiamento climatico comporta e dell'aumento dei costi energetici nonché delle materie prime che mettono a rischio la sostenibilità economica delle stazioni situate a quote medio-basse. «Il Consiglio di Stato - ha sottolineato Vitta - ha affrontato il sostegno degli impianti anche in considerazione della loro valenza sportiva in un Paese come la svizzera dove gli sport invernali sono integrati nella cultura e nella tradizione. La loro presenza svolge un ruolo socio economico importante in particolare nelle regioni periferiche creando indotto diretto e indiretto per attività come ristorazione, ricettività e artigianato. Così come posti di lavoro».

Attualmente, oltre il 50% delle piste svizzere dipende dall’innevamento artificiale, un dato in crescita rispetto al 2014, quando la percentuale era del 36%. Se questa tendenza dovesse proseguire, «è inevitabile che un’ulteriore attenzione dovrà essere posta alla questione della disponibilità idrica e dei possibili conflitti legati all’uso dell’acqua tra diversi settori, come l’agricoltura, il consumo domestico e la produzione energetica». Tra il pubblico presente oggi ad assistere al dibattito parlamentare, alcuni rappresentanti degli impianti sciistici ticinesi.

Due i rapporti commissionali - Secondo quello di maggioranza (relatore Luca Renzetti) «il sostegno pubblico resta determinante non solo per la gestione corrente ma anche per garantire la capacità d’investimento, creando le premesse per una montagna ticinese più stabile, attrattiva e sostenibile». 

«Non è solo una misura economica - ha ricordato in aula Renzetti - ma una scelta di politica territoriale, sociale e culturale. Senza sostegno pubblico queste realtà sarebbero in difficoltà».

L'intervento secondo il relatore non finanzia solo la neve, ma «la continuità di una cultura alpina e la presenza viva dello Stato nelle regioni periferiche».

Anche il rapporto di minoranza (relatore Boris Bignasca) vedeva il sostegno agli impianti di risalita importante, ma a patto che sia «erogato con criteri chiari e misurabili, attraverso canali appropriati e con una governance trasparente».

«Sarebbe auspicabile un modello chiaro e uniforme a livello cantonale. Un partenariato pubblico-privato uniforme dovrebbe essere impostato per tutti gli impianti e i principi andrebbero condivisi tra tutti gli attori in gioco».

Il rapporto di minoranza chiede quindi di «rielaborare in tempi brevi un nuovo messaggio che definisca chiaramente i criteri di finanziamento con obiettivi misurabili, introduca un modello di governance stabile per ogni stazione e un sistema di rappresentanza unico a livello ticinese e vincoli i contributi a strategie di sostenibilità a lungo termine».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
COMMENTI
 

F/A-19 6 gior fa su tio
Se il cantone vuole risparmiare che vada a tagliare decine di milioni per il trasporto pubblico, le nostre Poste sono sempre in giro vuote, scandaloso questo sistema! Per non parlare dell’asfalto fatto e rifatto in continuazione, esempio d’attualità ( che poi penso siano soldi di Berna e non del cantone essendo autostrada) , chiediamoci perché si sta rifacendo il raccordo autostradale Lugano sud, da mesi è un cantiere unico dove si fresa l’asfalto che era un biliardo per rifarlo, idem l’entrata paradiso - entrata autostrada ma anche l’uscita verso Paradiso. Fuori dalla galleria poi andando verso Manno ed oltre: un cantiere unico fatto di muraglioni, rialzo di metà autostrada e rifacimento dell’asfalto più impianti semaforici e cartellonistica. Non parliamo poi dei viadotti con ripari fonici fatti in precedenza dopo il ponte diga, tutto il cantiere con gli svincoli e le rotonde di Mendrisio, lavori che costano miliardi….., il problema del traffico non viene risolto e le nostre precedenti autostrade comunque erano già un qualcosa che nessuno al mondo si può permettere, noi svizzeri invece ne finanziamo i continui rifacimenti. Dimenticavo poi la tratta bello sud- nord con l’asfalto fonoassorbente che in caso di acquazzoni a 100 si galleggia ( acquaplaning assicurato! ).

Libero pensatore 6 gior fa su tio
Risposta a F/A-19
Tutte cose che condivido, ma penso siano praticante tutte finanziate dalla confederazione, quindi un eventuale risparmio in questi ambiti, comunque auspicabile, non risolverebbe il tema delle finanze cantonali. Mi permetto di dire, ispirandomi a quanto hai scritto tu, che ci sono innumerevoli opere stradali su strade cantonali che sono assolutamente inutile e non necessarie. C’è la polizia cantonale e una marea di polizie comunali, qua si potrebbero sicuramente trovare sinergie per risparmiare. Idem per quanto riguarda la formazione, con una SUPSI che è ormai diventato un gigante. Proseguo aggiungendo gli ospedali: ne abbbiamo una marea. Settore della cultura anch’esso da ridimensionare e lo dico con estremo dispiacere, ma se non ci sono soldi certe cose vanno lasciate in mano a privati o abolite. Sul fronte entrate, invece di massacrare le persone che si danno la pena di andare a lavorare per portare a casa uno stipendio di buon livello, ai potrebbe pensare ad esempio a tasse ah hoc su prodotti di lusso. Il ricco li compra lo stesso e magari è pure più contento di potersi vantare che il costo è aumentato. Riapriamo i canapai e tassiamoli.

Zeno 3 gior fa su tio
Risposta a F/A-19
Condivido, inoltre nell'amministrazione sono molti scalasedie.

F/A-19 6 gior fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Esatto, prima mi sono sfogato con le autostrade che sono finanziate con i soldi nostri federali, non parliamo poi degli f35, miliardi di coesione e tanti altri sprechi. Solo a Lugano si spende mezzo miliardo per il PSE, tutto dire. Per quanto riguarda il cantone ha ragione chi dice che di risparmi se ne possono fare, tu hai fatto degli esempi ma c’è dell’altro, c’è tanto spreco ma siamo purtroppo governati da persone che non hanno coraggio, hanno paura della propria ombra e non portano soluzioni valide, solo restiling.

trezza quazza 6 gior fa su tio
Ben venga che il Cantone sostenga le infrastrutture turistiche regionali. Sono fondamentali per l’economia locale e la coesione territoriale. È però inconcepibile che tra le realtà beneficiarie ci sia Bosco Gurin, una struttura privata che, a mio avviso, non dovrebbe ricevere un solo centesimo. I soldi pubblici devono servire alla comunità, non a sostenere il guadagno di imprenditori privati!

Libero pensatore 6 gior fa su tio
Risposta a trezza quazza
Non va bene mentendo il resto. Se non ci sono più soldi, bisogna fare delle scelte. Se io perdessi il lavoro, sicuramente mi adopererei in tutti i modi possibili per dare da mangiare e un futuro a mio figlio, però smetterei di fare beneficienza (anche se è una cosa buona e giusta), smetterei di acquistare libri (anche se la cultura fa bene), smetterei di acquistare vini di pregio per condividerli con amici appassionati (anche se gli amici sono una cosa fondamentale) e smetterei di andare al ristorante (anche se mangiare bene e farsi servire è una cosa bellissima e permette a ristoratori e dipendenti di lavorare e guadagnare). Insomma, quando non ci sono soldi, chiunque abbia un minimo di coscienza, taglia quello che può essere tagliato. Quello che dici è giusto, ma se lo stato non ha soldi non può e non deve più permettersi di sostenere queste attività, pur importanti che possano essere.

Tip 6 gior fa su tio
Schifo...

F/A-19 6 gior fa su tio
Questi 5 mio fanno parte delle misure di risparmio? Si poteva benissimo decidere che quest’anno i milioni a favore delle piste potevano essere 3 mio e basta, poi che ognuno trovi le soluzioni compensative oppure chiuda.

Picet 6 gior fa su tio
5 milioni saranno pure pochi ma aiuterebbero a contribuire a compensare gli aumenti della cassa malati...

Nessuno2 1 sett fa su tio
Questa è la conferma che non c’è la volontà da parte dei politici ticinesi di cambiare. La nave sta affondando e i politici bevono Champagne….

Linette 1 sett fa su tio
Scandaloso, è da anni che spendiamo milioni di soldi dei contribuenti per ingrassare privati , cari politici non avete vergogna?

valemi 1 sett fa su tio
la neve non ci sarà più, inutile di spendere soldi pubblici

Libero pensatore 1 sett fa su tio
Tra l’altro, qua tutti d’accordo: destra, sinistra, centro. Si parla tanto di tagliare il superfluo, di rivedere i compiti dello Stato e altre belle cose. Poi cosa si fa? Si finanziano le liste da sci, uno sport ormai in via di estinzione a causa del cambiamento. Uno sport per altro che ormai possono permettersi solo famiglie con un discreto potere di acquisto, visto i prezzi che ci sono. Signori, mettete un po il detestano in carreggiata che é ora. Basta con i soldi agli amici degli amici, che qui la gente fa fatica. C’è chi non arriva a fine mese e chi invece è tartassato di imposte. Basta sprecare risorse! Il denaro pubblico deve essere speso per beni pubblici, non per gli hobby delle persone o gli interessi privati di qualche amico con gli agganci giusti.

Koblet69 1 sett fa su tio
Risposta a Libero pensatore
concordo totalmente

Gimmi 1 sett fa su tio
Risposta a Koblet69
esatto!!

Rosso Blu 1 sett fa su tio
Ridicolo e poca coerenza. 5 milioni per il divertimento che pochi si possono permettere.

F/A-19 6 gior fa su tio
Risposta a Rosso Blu
Beh, a Lugano si spendono 200 milioni per uno stadio a favore di 4 gatti!

Cula 1 sett fa su tio
Per questi già ricchi i soldi ci sono sempre complimenti

Gimmi 1 sett fa su tio
Uraca,5 , milioncini trovati in fretta!!

Libero pensatore 1 sett fa su tio
Prima occasione persa per risparmiare in vista dei costi legati alle iniziative

Luky 1 sett fa su tio
Risposta a Libero pensatore
pienamente d'accordo

Hannoveraner 1 sett fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Hai pienamente ragione
NOTIZIE PIÙ LETTE