Preventivo, i Verdi: «Serve lavorare oltre la dicotomia destra-sinistra»

Gli ecologisti: «Non solo austerità o alleggerimenti fiscali, ma risposte adeguate ai bisogni della popolazione e alle sfide della nostra epoca»
BELLINZONA - I Verdi sono pronti a discutere di eventuali raccolte firme contro il taglio dei sussidi di cassa malati e altre misure inserite a preventivo. Al contempo, chiedono un superamento della dicotomia destra-sinistra e una voce unita per portare le esigenze cantonali a Berna.
«Riteniamo che il governo sia vittima di “Trumpismo della destra nostrana”, si legge nella nota. Viene fatto notare come il Governo, pur sapendo che nel fine settimana si sarebbe votato su due misure relative ai premi di cassa malati, ormai «insostenibili», «non si è trattenuto dall’inserire nel preventivo un nuovo taglio ai sussidi di cassa malati, mentre non ha il coraggio di prendere i soldi dove ci sono». Sono pronti dei colloqui con il “Comitato stop ai tagli" per coordinare i prossimi passi.
È poco gradito anche il ribaltamento di oneri sui Comuni.
La popolazione, si legge ancora, domenica alle urne ha chiesto soluzioni, possibili solo se si andrà oltre la divisione destra-sinistra. Servono «non solo austerità o alleggerimenti fiscali, ma risposte adeguate ai bisogni della popolazione e alle sfide della nostra epoca».
Nonostante la situazione del Ticino, con gli stipendi più bassi della Svizzera, il sostegno da parte di Berna è diminuito rispetto agli altri cantoni. Per i Verdi serve essere coesi nel chiedere «di rinunciare in primis ai tagli previsti, per esempio nel trasporto pubblico, alle famiglie o al programma edifici, e di rivalutare la nostra posizione in tutte le politiche», un'operazione che richiede di agire tutti insieme, «al di là dei colori politici e del peso del portafoglio».