FFS Cargo: «Ennesimo schiaffo al Ticino»

L'Mps, attraverso un'interpellanza, prende posizione sulla possibile chiusura del deposito di Chiasso.
BELLINZONA - La notizia, pubblicata questa mattina, della possibile chiusura del deposito FFS Cargo di Chiasso ha fatto storcere il naso all'Mps. Attraverso un’interpellanza inoltrata al Consiglio di Stato (primo firmatario: Matteo Pronzini) il partito progressista esprime la sua preoccupazione per i dipendenti e i ferrovieri ticinesi.
«Nelle scorse settimane - si legge nell'interpellanza - il comitato contro lo smantellamento di FFS Cargo in Ticino ha avviato una mobilitazione per opporsi all'annunciata chiusura dei terminal di Cadenazzo e Lugano Vedeggio, con la perdita di ben 48 posti di lavoro».
«Aveva pure insistito, a più riprese, di essere convinto che quelle misure fossero un primo passo verso processi di smantellamento ancora più ampi».
Secondo l'Mps sarebbero 18 i posti di lavoro per macchinisti attivi nel deposito di Chiasso che potrebbero venire soppressi. «A tutto questo si deve aggiungere il fatto che le procedure avviate da FFS Cargo per discutere con i lavoratori coinvolti nel processo di ristrutturazione annunciato (Terminal Cadenazzo e Lugano Vedeggio) non sembrano rispettare quella disponibilità, che le FFS avevano pubblicamente proclamato, nella ricerca di soluzioni non traumatiche per i lavoratori e le loro famiglie».
E ancora: «Ci pare che la misura sia ormai colma. Le FFS continuano a maltrattare il Ticino, i suoi dipendenti così come gli utenti del sistema ferroviario. Non crediamo di dover spendere molte parole per ricordare, oltre a questa recente vicenda di FFS Cargo, come la presenza di FFS in Ticino sia caratterizzata da un’insufficienza dell’offerta e della sua qualità (basta pensare ai problemi del traffico pendolare in alcuni orari o alle panne sempre più frequenti di vario genere)».
Le domande al Consiglio di Stato:
1. Era al corrente, e da quando, delle intenzioni delle FFS di chiudere anche il deposito di Chiasso?
2. Come intende intervenire per spingere le FFS a rinunciare a questa nuova misura di chiusura e a ritornare sulla decisione riguardante i due terminal di Lugano Vedeggio e Cadenazzo?
3. Non ritiene necessario avviare una discussione di fondo con le FFS, al di là dei rituali incontri, sulla loro presenza in Ticino e sulla qualità e la quantità della loro offerta?
4. Non ritiene che questo tema debba essere oggetto di un rapporto al Gran Consiglio?