Proteggere il bosco per proteggere l'uomo

Il Consiglio di Stato ha approvato il progetto da oltre 5 milioni di franchi (in 15 anni) per la cura dei boschi di protezione della sponda destra della Valle d'Arbedo.
ARBEDO-CASTIONE - Il Consiglio di Stato ha approvato il messaggio riguardante un importante progetto integrale (selvicoltura e protezione del bosco – lotta alle neofite invasive) di cura dei boschi di protezione della sponda destra della Valle d'Arbedo. «Questi boschi - ricorda il Governo - svolgono un ruolo fondamentale nella protezione dell'abitato e delle infrastrutture di Arbedo da pericoli naturali quali erosioni, frane superficiali, caduta di sassi e valanghe. Inoltre, essi sono cruciali per la regolazione del regime idrico del suolo e per il mantenimento delle funzioni ecosistemiche tipiche dell'ambiente forestale».
A causa di un lungo periodo di trascuratezza nella gestione, dei danni provocati dai cervi e a seguito dell’impatto del cambiamento climatico, il bosco presenta gravi carenze, in particolare nella funzione protettiva, con potenziali implicazioni per la sua efficacia. «Pertanto, il progetto prevede - spiega il Consiglio di Stato - l'adozione di interventi selvicolturali mirati volti a conservare e migliorare la funzione di protezione esercitata dal bosco».
Il progetto si svilupperà sull’arco di 15 anni (2026-2040) sia per gli interventi selvicolturali che per gli interventi di protezione del bosco (lotta alle neofite invasive), con un investimento totale di fr. 5 milioni e 677mila franchi.
I lavori, promossi dal “Consorzio strada forestale Arbedo” in stretta collaborazione con la Sezione forestale, saranno finanziati dal Cantone e dalla Confederazione nella misura dell’80% per ambedue le componenti, mentre i costi restanti rimarranno a carico dell’ente esecutore (20%) il quale potrà beneficiare della parziale copertura dovuta al ricavato della vendita del legname (circa 10.46%).