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LUGANO

L'UDC, la violenza, i maranza e la giustizia fai da te. «Municipio, cosa fai?»

I democentristi preoccupati per la situazione della sicurezza a Lugano. «La rabbia potrebbe prevalere sul rispetto della legalità»
Depositphotos (Frenzelll)
L'UDC, la violenza, i maranza e la giustizia fai da te. «Municipio, cosa fai?»
I democentristi preoccupati per la situazione della sicurezza a Lugano. «La rabbia potrebbe prevalere sul rispetto della legalità»

LUGANO - Il pestaggio alla pensilina del primo agosto ha suscitato nuovi interrogativi sulla sicurezza a Lugano, in particolar modo in alcune zone e in alcune ore. La Municipale Karin Valenzano Rossi è convinta che non sia solo un problema di sicurezza. Ora il gruppo UDC in Consiglio comunale interpella il Municipio per capire che cosa pensa del fenomeno della violenza e che misure ha intenzione di prendere.

Quello descritto nel testo inviato da Siro Mazzuchelli e co-firmatari è un quadro dove «episodi di violenza, aggressioni gratuite, bullismo fisico e verbale, minacce e comportamenti provocatori sono ormai all’ordine del giorno in determinate fasce orarie, soprattutto nel fine settimana», «spesso compiuti da gruppi organizzati o semi-organizzati di giovani, anche minorenni, che agiscono in gruppo con atteggiamenti spavaldi e impuniti».

Una percezione che viene riportata è che chi compie atti di violenza non sia residente a Lugano ma provenga da altre zone del Cantone o addirittura dall'area lombarda. Inoltre per i democentristi molti casi non vengono denunciati, perché «chi subisce ha spesso paura di ritorsioni o non crede che vi sarà un seguito da parte delle autorità».

Si temono una percezione di abbandono che possa minare il rapporto tra cittadini e istituzioni ma soprattutto che qualcuno, ormai esasperato, scelga di farsi giustizia da solo. «Quando lo Stato appare assente o inefficace, la rabbia può prevalere sul rispetto della legalità, con conseguenze drammatiche e irreversibili», si legge.

I consiglieri comunali quindi vogliono sapere se il Municipio è «cosciente" della situazione, evolutasi in negativo negli ultimi due anni, e «del divario tra sicurezza reale (statistica) e percezione della popolazione». Chiedono se sono state adottate misure per aumentare la presenza visibile di forze dell'ordine in alcune zone ritenute critiche come la pensilina, il centro e le fermate dei bus e se esiste una strategia per il controllo del territorio nelle ore serali.

A livello statistico, viene chiesto se il Municipio ha dei dati aggiornati in merito alla provenienza dei giovani problematici, per capire in che misura essi siano "maranza" provenienti da oltre confine.

Infine domandano se esistano dei tavoli di lavoro operativi che coinvolgano scuole, servizi sociali e organi di polizia e se viene ritenuto necessario rafforzare gli strumenti di prevenzione, intervento educativo e repressione «prima che si verifichino episodi di violenza privata o vendetta da parte di cittadini esasperati».

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