SNL: «Una governance che fa acqua da tutte le parti»

L'interrogazione urgente inoltrata in Consiglio di Stato dai deputati Fabrizio Sirica (PS) e Claudio Isabella (Centro).
LUGANO - Dopo le reazioni dei sindacati ai licenziamenti annunciati ieri dalla direzione della Società di Navigazione del Lago di Lugano (SNL), ecco che oggi si è mossa anche la politica.
Fabrizio Sirica (PS) e Claudio Isabella (Centro) hanno inoltrato un'interrogazione urgente al Consiglio di Stato per chiedere «di sospendere il piano di ristrutturazione in atto nella Società navigazione Lugano fintanto che non si potrà escludere che non vi alcun licenziamento punitivo e antisindacale».
I due deputati sottolineano che il Canton Ticino è azionista dell'azienda, «che sta perpetuando comportamenti inaccettabili, come la denuncia penale a sindacalisti che criticano l’azione dei vertici, e con le stesse modalità repressive licenziamenti di lavoratori critici e con ruoli sindacali all’interno dell’azienda. In sfregio a principi costituzionalmente fondamentali come la libertà di espressione e la libertà di affiliazione».
E ancora: «Un atteggiamento di eliminazione del dissenso che, in maniera inquietante, sembra ripercuotersi anche sui dipendenti. La situazione è ulteriormente precipitata con la notizia, di pochi giorni fa, di licenziamenti che i sindacati denunciano come chiaramente ritorsivi, punitivi e antisindacali: due dei collaboratori licenziati sono figure attive (un delegato sindacale e un membro della Commissione del personale), il terzo ha avuto “l’unica colpa” di aver chiesto il rispetto della Legge sulla durata del lavoro. Su un centinaio di dipendenti vengono licenziati i tre tra più attivi sul piano sindacale. Un caso? È difficile crederlo e sostenerlo dopo gli antefatti esposti».
Le richieste al Consiglio di Stato:
1. Di richiedere, attraverso il proprio delegato in CdA, di sospendere il piano di ristrutturazione fintanto che il Governo non abbia appurato che non vi è alcun licenziamento antisindacale. Se non intende farlo di giustificare la propria azione (o inazione).
2. Il Cantone era a conoscenza delle modalità con cui sono avvenuti i recenti licenziamenti? In caso affermativo, quale valutazione ne dà il Governo? In caso negativo, in che modo intende muoversi?
3. Secondo quanto indicato dal rappresentante del Governo presente nel Consiglio di amministrazione, quali sono stati i criteri oggettivi utilizzati per definire i licenziamenti?
4. Quando è stata decisa in Consiglio di amministrazione la strategia di disdetta del CCL e di riorganizzazione aziendale che ha portato ai licenziamenti? Il rappresentante cantonale nel CdA ha informato tempestivamente il Consiglio di Stato? Ne era a conoscenza?
5. Può il Governo elencare i contributi e i finanziamenti erogati dal Cantone a favore di SNL negli ultimi cinque anni, specificando le motivazioni e le condizioni vincolanti eventualmente poste?
6. Quanti Direttori sono stati cambiati negli ultimi 5 anni? Se fosse più di uno, come si giustifica un elevato turnover in una posizione strategicamente centrale? Che impatti ha sulla governance?
7. Esiste un piano alternativo per assicurare il servizio pubblico di navigazione, nel caso in cui la governance attuale non si dimostri all’altezza? Oppure il Cantone ritiene che SNL sia un monopolio insostituibile, nonostante le criticità evidenziate?
8. Alla luce dei contributi pubblici, il Consiglio di Stato ritiene accettabile che SNL promuova azioni legali contro i sindacati per presunta lesione dell’immagine aziendale, invece di favorire il dialogo sociale previsto dal CCL?
9. Il Governo intende valutare l’opportunità di attivare un tavolo di mediazione indipendente per ristabilire corrette relazioni e garantire trasparenza nella gestione aziendale?
10. L’attuale legislazione prevede che le aziende beneficiarie di contratti di prestazione debbano sottostare a un contratto collettivo di lavoro (CCL) oppure rispettare le condizioni attualmente in vigore nel settore di riferimento. La SNL rispetta tali condizioni? E il partner con cui si interfaccia è un sindacato effettivamente riconosciuto?