ECAM, silurate due collaboratrici di lungo corso per internalizzare il servizio di fisioterapia
Le due sono indipendenti e collaboravano con le case anziani da oltre trent'anni. C'è stato un concorso di cui non erano a conoscenza e Lista Civica chiede lumi
MENDRISIO - Due fisioterapiste indipendenti, che collaboravano da anni con l'Ente Case Anziani Mendrisiotto, si sono viste mettere alla porta, mentre al loro posto sono stati assunti altri due colleghi, tramite regolare concorso. «Ma loro non lo sapevano», precisa la Lista civica di Mendrisio, che interroga il Municipio in merito alla vicenda.
Ad aprile 2025 le due collaboratrici si sono sentite dire che il loro operato all'interno delle case anziani non era più necessario, con data fine luglio. Le due, con esperienza trentennale, sarebbero state apprezzate e benvolute sia da ECAM sia da ospiti e parenti, sottolineano Antonia Bremer e Tiziano Fontana.
A gennaio però lo stesso ente aveva lanciato un concorso, di cui loro «non sono state messe al corrente del fatto che fosse stato pubblicato un concorso generale e nemmeno è stato loro chiesto di parteciparvi». Non conoscono nemmeno, a quanto pare, i motivi della scelta, anche se in una lettera inviata a residenti e parenti si legge «che il servizio fisioterapico è stato internalizzato a seguito di attente valutazioni aziendali dettate dalla volontà di rispondere a criteri di qualità e sostenibilità».
Nel mentre, sono stati assunti due fisioterapisti, uno a tempo pieno e uno all'80%.
I due consiglieri comunali chiedono quali siano state le valutazioni, anche economiche, che hanno portato all'internalizzazione e perché le due fisioterapiste non sono state avvertite della pubblicazione del concorso generale. Vogliono anche sapere se ne è stato pubblicato uno specifico per le due figure assunte e che esperienza hanno i due nuovi assunti. Lista Civica aggiunge tra le domande se vi sono state altre disdette di collaborazioni esterne da parte di ECAM e se, in caso di desiderio, gli ospiti possono continuare a rivolgersi a professionisti esterni. E infine, «come valuta il Municipio l’operato della nuova Direzione nel caso specifico?».
