Il PS: «Il Festival ascolti la voce della popolazione»

I socialisti locarnesi sullo storico schermo di Livio Vacchini. «La scelta della Direzione non tiene conto del suo valore simbolico e collettivo»
LOCARNO - Il Festival di Locarno ascolti le voci della popolazione, che desidera che lo schermo progettato da Livio Vacchini non venga abbandonato. Lo chiede in una nota il Partito Socialista locarnese, spiegando che «è doveroso che la cittadinanza possa esprimersi su decisioni che toccano l'identità stessa del Festival e il suo legame con lo spazio urbano della nostra città».
La richiesta è quindi che la Direzione del Festival «riapra il dialogo con la popolazione e le istituzioni pubbliche», alle quali deve parte del suo essere uno dei fiori all'occhiello della vita culturale ticinese e non solo. La scelta di smaltire ed eliminare lo storico schermo, «oggi persino raffigurato su una banconota della Banca Nazionale Svizzera», così come le dichiarazioni del CEO Raphaël Brunschwig, «non tengono conto del valore simbolico e collettivo che quella struttura rappresenta».
Non manca una stoccata a Moon&Stars, che, assieme ad altre manifestazioni, «hanno trasformato il centro storico in uno spazio blindato, penalizzando la fruibilità pubblica», come non deve succedere per il PS al Festival del Film, che «ha sempre saputo valorizzare Piazza Grande come luogo aperto, accessibile e inclusivo».
Si unisce quindi a chi, tra la società civile e le numerose personalità, ha chiesto «trasparenza e partecipazione nelle scelte culturali che riguardano la collettività», invitando la Direzione a non ignorare le molte voci che si sono espresse a favore dello storico schermo. Una petizione online ha ad esempio raccolto oltre tremila firme in una giornata.