«Un minestrone istituzionale». «Una ammissione di fallimento della politica leghista»

UDC, PLR, MPS e Verdi commentano l'arrocco a metà. «Gobbi smette di fare il poliziotto per fare il vigile urbano». «Codardi all'unanimità»
BELLINZONA - L'UDC, l'MPS e i Verdi condannano la scelta del Governo riguardo all'arrocco a metà, per cui Zali e Gobbi non si scambieranno i Dipartimenti come avevano richiesto ma "solo" alcune competenze. Il PLR si augura che la decisione sia arrivata «con l’unico obiettivo di migliorare l’azione governativa nell’interesse del Paese», pur contestando il modo di comunicarla, e parla di «clamorosa ammissione di fallimento politico su tutta la linea della direzione leghista dei due dipartimenti».
UDC: «Un compromesso politicamente miope»
«Una soluzione, dal punto di vista amministrativo e funzionale, addirittura peggiore dell’arrocco inizialmente ipotizzato», scrive l'UDC, che parla di «un compromesso confuso, tecnicamente fragile e politicamente miope», che «ha un solo nome: minestrone istituzionale» e che è stato scelto non per esigenze oggettive ma «per rispondere a interessi personali ed equilibri interni tra i Consiglieri».
PLR: «L'ammissione del fallimento della politica della Lega»
I liberali affermano di «rispettare» la decisione dal punto di vista istituzionale, con l'augurio che «questo cambiamento a livello di conduzione aiuti a superare l’impasse degli ultimi anni», ma vedono in essa il fallimento della politica della Lega.
Ritengono inoltre che nella comunicazione «il Consiglio di Stato ha perso un’importante occasione per illustrare con chiarezza le ragioni e, soprattutto, gli obiettivi della riattribuzione».
MPS: «Il contentino a Zali e Gobbi di un Governo inadeguato»
L'MPS parla di una mossa che «non risponde ad alcuna logica politica visibile, fondata su argomentazioni e orientamenti politici o amministrativi» e vi vede un «contentino ai due ministri leghisti. Gobbi, a suo dire, «smette di fare il poliziotto per dedicarsi completamente a quelle di vigile urbano o poco più: difatti cede la divisione della giustizia e la responsabilità della polizia riducendo il suo impegno alla sezione della circolazione e poco più». Il Governo con questa riorganizzazione, che «rimette in discussione la logica politica che aveva condotto all'attuale assetto dei dipartimenti», «mostra la sua profonda inadeguatezza e incapacità a rispondere ai problemi e alle priorità».
Come il PLR, l'MPS sottolinea la mancanza di una motivazione e ha intenzione di «avviare i contatti necessari per vedere se vi sono le condizioni per la tenuta di una seduta straordinaria del Gran Consiglio che possa affrontare la questione, chiedendo a tutti i deputati e le deputate del GranConsiglio di aderire a questa nostra proposta».
Verdi: «Un modo per non perdere la faccia ma andare incontro ai due leghisti»
La nota dei Verdi parla del «pasticcio» di un Consiglio di Stato che anziché mostrarsi coraggioso «ha scelto di essere colpevolmente codardo, all’unanimità».
Analizzando quanto comunicato, il partito ecologista afferma che «si è voluto da una parte salvare la faccia del Consiglio di Stato che si era scandalizzato davanti alla fuga in avanti della Lega in merito all’arrocco» e dall'altra, «andare comunque incontro ai due direttori di dipartimento leghisti». Si chiede se sia stato fatto «per non compromettere il clima di lavoro», perchè «uno (Zali, ndr) si era già presentato come direttore in pectore all’inaugurazione dell’anno giudiziario e non lo si è voluto deludere» o perchè «l’altro (Gobbi, ndr), visto il processo che lo vede “coinvolto”, avrebbe dovuto essere sospeso».