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LUGANESE

«Quei duemila franchi ce li mettiamo noi»

I Verdi di Lugano intendono assumersi il contributo destinato alla piscina di Tesserete, non rinnovato dalla città di Lugano, che consentiva l'accesso a prezzo ridotto alla struttura
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«Quei duemila franchi ce li mettiamo noi»
I Verdi di Lugano intendono assumersi il contributo destinato alla piscina di Tesserete, non rinnovato dalla città di Lugano, che consentiva l'accesso a prezzo ridotto alla struttura

LUGANO - Alcune vuote, altre con acque piuttosto agitate. Parlando di piscine, il preludio alla stagione estiva luganese non è stato dei più sereni. Dal caso della chiusura della piscina di Carona, passando per l'aumento delle tariffe del Lido, fino alla soppressione del contributo da parte della città destinato alla piscina di Tesserete. Ma almeno su quest'ultimo punto, c'è chi si è fatto avanti per apporre la proverbiale pezza.

«Non siamo in grado di mettere sul tavolo il mezzo milione di franchi che occorrerebbe, secondo il Municipio, per riaprire subito la piscina di Carona. Possiamo però assumerci almeno il modesto contributo di 2000 franchi (duemila) che il Municipio versava alla piscina di Tesserete e che consentiva anche a luganesi, in particolare a chi risiede nel “quartiere” val Colla, l’accesso a prezzo ridotto», scrivono i Verdi di Lugano in un comunicato diramato questa mattina.

Il comitato della sezione luganese del partito ecologista attende ora da Palazzo Civico le indicazioni per procedere in tal senso. «Qualora il Municipio volesse poi tornare sulla sua decisione», come richiesto da un'interpellanza inoltrata da alcuni consiglieri comunali de La Sinistra, «potrà girare i nostri 2000 franchi, per rimanere in val Colla, all’associazione “Insieme per la Pace” di Signôra».

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