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Arrocco leghista: gli altri partiti scrivono al Governo

La presa di posizione dei rappresentanti di Centro, Ps, Plr, Udc e Verdi: «Non possiamo nascondere una crescente inquietudine».
TiPress
Fonte RED
Arrocco leghista: gli altri partiti scrivono al Governo
La presa di posizione dei rappresentanti di Centro, Ps, Plr, Udc e Verdi: «Non possiamo nascondere una crescente inquietudine».

BELLINZONA - I presidenti di cinque partiti cantonali (Centro, Ps, Plr, Udc e Verdi) hanno fatto fronte comune per esprimere la loro perplessità per l'arrocco leghista annunciato dai due consiglieri di Stato Norman Gobbi e Claudio Zali.

Attraverso una lettera recapitata oggi al Consiglio di Stato i rappresentanti chiedono «una riflessione seria e preoccupata in merito alla proposta di cambio di Dipartimenti».

«Siamo ben consapevoli che la competenza decisionale in merito spetta al Governo, e non intendiamo in alcun modo interferire con tale prerogativa», si legge nella missiva. «Al contempo, riteniamo doveroso, nel quadro della dialettica istituzionale e della responsabilità che ci compete come forze politiche rappresentative, portare ufficialmente all’attenzione del Governo la nostra posizione».

E ancora: «Guardando alla situazione concreta, ci interroghiamo su un eventuale cambio di Dipartimenti a questo stadio della legislatura, visto il tempo residuo a disposizione: ciò produrrebbe nella pratica un beneficio concreto per l’operatività dei singoli Dipartimenti? Oppure rischierebbe di tradursi in rallentamenti e nella sospensione di dossier che avrebbero invece bisogno di stabilità e continuità di azione fino a fine legislatura?».

Inoltre, «non possiamo nascondere una crescente inquietudine per quanto concerne il rispetto delle prassi istituzionali che dovrebbe sempre contraddistinguere le decisioni del massimo organo esecutivo del nostro Cantone. Gli sviluppi delle ultime settimane, e le modalità con cui la vicenda è stata gestita sul piano comunicativo e procedurale, hanno purtroppo sollevato interrogativi sul piano del rispetto formale e sostanziale delle istituzioni».

«Per tutte queste ragioni, nel rispetto della vostra autonomia decisionale, invitiamo il Consiglio di Stato a ponderare con estrema attenzione l’opportunità, o meno, di procedere con questo cambio di Dipartimenti, ponderando attentamente la scelta nel solo interesse del Paese. A nostro avviso, in questo momento l’interesse superiore del Cantone e dei cittadini richiede che ogni Consigliere di Stato si concentri con la massima determinazione sull’efficacia della propria azione e quella del Governo».

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