“Microplastiche” nei nostri laghi, c’è da preoccuparsi?

Interrogazione firmata da 21 granconsiglieri (primo firmatario Tiziano Galeazzi) sull'inquinamento di laghi e fiumi ticinesi
BELLINZONA - In questi ultimi mesi è emerso un problema relativo alla presenza di troppa microplastica nei nostri laghi, in particolare il Ceresio e il Verbano. Secondo alcune analisi fatte da esperti del monitoraggio dei laghi e dei fiumi (Goletta dei laghi), risulta che il fiume Tresa fino a Luino e il Verbano, soffrano sempre più di questo nuovo inquinamento. Per contro, sembra che non siano stati condotti studi specifici riguardanti il Ceresio.
La microplastica mette in pericolo la fauna ittica: recenti studi abbiano dimostrato che l'inquinamento da parte delle microplastiche abbia raggiunto la catena alimentare, con un impatto negativo anche sulla salute dell’uomo.
Per Tiziano Galeazzi (primo firmatario) e altri esponenti di svariati partiti (in tutto 20 deputati), servono dunque urgenti interventi mirati. Per questo motivo interrogano in Consiglio di Stato: innanzitutto per avere un quadro completo della situazione, inoltre per studiare potenziali interventi mirati volti a arginare il fenomeno.
Le domande poste al Governo:
- Come reputa il Consiglio di Stato il fenomeno delle “microplastiche” nei nostri fiumi e nei laghi?
- Il Governo è in possesso di dati e studi, riguardanti la presenza di queste micro particelle già nella catena alimentare?
- Risulta al Governo che rispetto al Verbano (123'000 particelle per km2 e in corrispondenza del fiume Tresa oltre 550’000) dal Ceresio non vi siano dati e/o statistiche riguardanti le microplastiche e il loro quantitativo in km2.
- Come mai il “CIPAIS” non aggiorna più i propri dati dal 2015, ritenuto che si tratta di una commissione tra Italia e Svizzera e che nel caso specifico dovrebbe monitorare i nostri fiumi e laghi a tutela di tutti?
- Accertato che questo fenomeno esiste ed è sempre più presente e ritenuto che il problema principale per poter intervenire con un’attività ispettiva, è la mancanza di valori di riferimento, cioè la quantità di micro particelle (microinquinanti) presenti nelle acque, come intende intervenire il Governo?
- Potenziali interventi mirati, da chi saranno presi a carico? Dalla Confederazione, dal Cantone, oppure in considerazione del CIPAIS, gli oneri e gli interventi ambientali verranno suddivisi con l’Italia? Sei così fosse, in quale misura percentuale?
- Da questo punto di vista, non potrebbe essere oggetto di discussione anche all’interno della Regioinsubria, in relazione alla parte ambientale, la pulizia dei fiumi e dei laghi e ovviamente anche quella finanziaria?
- A che punto si trova la realizzazione specifica sugli impianti IDA (Impianti Depurazione Acque) per abbattere i microinquinanti? Se non ancora in funzione, quale sarà la tempistica?


