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Abusi sessuali sulla nipotina acquisita: «Pensavo di far piacere a lei»

Alla sbarra un altro anziano residente nel Luganese: si sarebbe approfittato di una bambina che aveva tra i sette e gli undici anni.
Deposit (simbolica)
Abusi sessuali sulla nipotina acquisita: «Pensavo di far piacere a lei»
Alla sbarra un altro anziano residente nel Luganese: si sarebbe approfittato di una bambina che aveva tra i sette e gli undici anni.

LUGANO - «Mi sono sentito invitato dal fatto che lei, sdraiata sul divano, non dormiva, era girata e mi guardava». È quanto ha dichiarato oggi alle Assise criminali un 78enne residente nel Luganese accusato di aver abusato sessualmente della sua nipotina acquisita, quando lei aveva tra i sette e gli undici anni.

L'uomo, che avrebbe agito tra il 2019 e il 2023, avrebbe toccato e leccato la bambina nelle parti intime, l'avrebbe masturbata e in un'occasione sarebbe anche arrivato al rapporto completo. Gli atti sessuali avvenivano quando la bambina, residente all'estero, visitava i parenti in Ticino e alloggiava a casa dell'anziano.

«Siamo rimasti soli soltanto in quell'occasione» - Il 78enne, dal canto suo, ammette un solo episodio, quello relativo a un rapporto orale risalente a dicembre 2023, e nega tutto il resto.

«Io e lei non siamo mai rimasti soli prima di allora», ha dichiarato in aula.

«Non può essere accaduto. Io guidavo» - L'uomo è quindi stato interrogato rispetto a un primo atto sessuale, un inserimento di un dito in vagina che sarebbe avvenuto in auto, sui sedili posteriori, lungo la tratta Milano Malpensa-Ticino. «Lo escludo categoricamente perché ogni volta che andavo a Malpensa a prenderli io guidavo, e avevo sempre mia moglie o mia figlia sul sedile del passeggero».

«Ho pensato che volesse rimanere con me» - Si è quindi discusso l'episodio più grave. Quel giorno nonno acquisito e nipotina sono rimasti soli in casa, perché la nonna e la figlia erano uscite per fare delle commissioni.

«La bambina non voleva uscire e si era sdraiata sul divano, lasciando supporre di essere stanca», ha detto il 78enne. «Ho supposto che l'ha fatto perché voleva rimanere a casa con me, visto che aveva già dormito fino alle 11. Oggi penso che probabilmente ho mal interpretato praticamente tutto».

«Non avevo un desiderio fisico» - L'anziano ha poi sostenuto che il contatto inizialmente non era di natura sessuale, ma affettiva. «Mi sono avvicinato e ci sono stati degli abbracci e dei bacetti. C'è poi stata una trasformazione e il tutto è diventato di natura sessuale. Io però non avevo un desiderio fisico, perché da almeno 20 anni ho un calo del desiderio, a cui è seguita un'impotenza totale. Non avevo un desiderio di gratificazione sessuale, sono arrivato a quel punto con l'idea di fare qualcosa per far piacere alla bambina, pensavo di far piacere a lei».

«Mi sono sentito ricambiato» - «Lei non dormiva, era girata e mi guardava, così mi sono sentito invitato di avvicinarmi e abbracciarla», ha insistito l'anziano. «Poi c'è stata una compartecipazione, mi sono sentito ricambiato in tutti i passi che abbiamo fatto. Se in qualsiasi momento ci fosse stata una negazione mi sarei fermato immediatamente. Oggi lo vedo però come un discorso disfunzionale, c'è stato uno sbaglio evidente».

«Nessun rapporto completo. Non avevo libido» - L'imputato ha quindi reiterato che «non c'è stata nessuna penetrazione, assolutamente no. Per impossibilità sia fisica che psicologica».

Il 78enne ha quindi parlato della sua esperienza, da bambino, con la sessualità. «A 11-12 anni io facevo già sesso, nel Paese della bambina non hanno nulla da imparare, tranne la pratica».

«Lei era interessata a me» - L'uomo ha poi affermato di aver notato «una curiosità» nei suoi confronti da parte della piccola, nonostante lei non parlasse italiano e i due di fatto non comunicassero verbalmente. «Nei giochi si vedeva che la bambina era molto interessata fisicamente a me. Mi toccava e almeno in un'occasione ha provato ad abbassarmi i pantaloni», ha sostenuto. «Peccato che questo lo dica solo lei. Nessun altro familiare ha riferito di questi comportamenti da parte della bambina», ha commentato amaramente Pagnamenta.

Secondo la perizia psichiatrica l'imputato ha un disturbo pedofilico e al momento dei fatti era cosciente di quello che stava facendo. In aula è inoltre emerso che ha precedenti per aver visionato contenuti pedopornografici. Il rischio di recidiva è stato giudicato come basso, ma che potrebbe aumentare, nel tempo, fino al grado medio.

Il 78enne, dal canto suo, dichiara che «non c'era attrazione né per gli adulti né per i ragazzini».

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