Presunta truffa tra Lugano ed Estonia da oltre 8 milioni di euro

Le possibili vittime potrebbero essere più di 50, tutti piloti attivi in compagnie aeree internazionali
LUGANO - Potrebbe ammontare a oltre 8 milioni di euro il raggiro segnalato al Ministero pubblico ticinese e legato a una società con sede a Lugano e alla sua “gemella” estone. Le presunte vittime - come riferito oggi da laRegione - sarebbero più di cinquanta, piloti di compagnie aeree internazionali.
Secondo le prime ricostruzioni, l’operazione avrebbe seguito lo schema classico di un sistema Ponzi: i primi investitori avrebbero ricevuto interessi con il denaro versato dai successivi, fino al collasso del sistema. Allettati dalla promessa di rendimenti tra il 14 e il 20% su investimenti nel settore del pellet, numerosi professionisti avrebbero affidato ingenti somme alla società. I rimborsi iniziali, regolari, avrebbero favorito il passaparola. Poi, a partire dall’ottobre 2023, sarebbero arrivati ritardi, cancellazioni di prestiti e proposte di conversione forzata in azioni, mai concretizzate.
Il quadro si complica con la scoperta di due società identiche – una in Ticino, l’altra a Tallinn – accomunate dal medesimo amministratore, residente nel Luganese. La società estone è stata dichiarata fallita a luglio, con appena poche decine di euro in cassa, ma con debiti assunti dalla controllata svizzera.
Un gruppo di investitori italiani, rappresentati dall’avvocato Daniel Bianco, ha già avviato una causa civile in Estonia, che ha portato al fallimento della società baltica. «Io ritengo sia stata una truffa, viste anche le modalità operative di questi personaggi. Come testimoniano corrispondenze, dati e altre prove allegate alle denunce. La nostra speranza è che la società svizzera abbia la liquidità necessaria per restituire il denaro». Al momento, afferma laRegione, la Procura ticinese non avrebbe dato il via a nessuna indagine ufficiale.