Sberle a un passeggero in stazione: l'agente della Polfer va in appello

Il dibattimento si svolgerà il 28 ottobre. A marzo il 36enne ticinese era stato condannato per abuso di autorità e lesioni semplici.
BELLINZONA - Si riapre il sipario sulla vicenda dell'agente della polizia ferroviaria accusato di aver preso a sberle un passeggero, nel maggio del 2023, alla stazione di Bellinzona. A distanza di cinque mesi dalla sentenza del Tribunale penale federale che ha visto il 36enne ticinese giudicato colpevole di abuso di autorità e lesioni semplici, Tio/20Minuti ha appreso che la difesa ha presentato appello.
A riferircelo è l'avvocato Andrea Bersani, rappresentante legale dell'uomo.
Il nuovo dibattimento è già fissato per il 28 ottobre e avrà luogo alla Corte d'appello del Tribunale penale federale di Bellinzona.
In primo grado per il 36enne era stata ordinata una pena pecuniaria di 10'500 franchi sospesa con la condizionale per un periodo di prova di due anni. L'agente aveva però continuato a sostenere che «l'accusatore privato si era inventato tutto e che non c'era mai stata alcuna sberla».

















