Faccia a faccia con il lupo: «Era vicinissimo»



La testimonianza di un residente di Camignolo e le raccomandazioni dell'Ufficio caccia e pesca: «Bisogna sempre lasciargli una via di fuga».
La testimonianza di un residente di Camignolo e le raccomandazioni dell'Ufficio caccia e pesca: «Bisogna sempre lasciargli una via di fuga».
CAMIGNOLO - Tornare a casa la sera e trovarsi faccia a faccia con il lupo. È successo a un residente di Camignolo che durante la notte a cavallo tra mercoledì e giovedì, svoltando in via Ca d’Albert nella frazione del comune di Monteceneri, si è imbattuto nell’animale. «Non ho avuto paura perché ero in auto», ci racconta il testimone. «Se fossi stato a piedi probabilmente la situazione sarebbe stata diversa. Quando è tornato indietro, ci è passato proprio vicino».
Le immagini - Nel video, giunto in redazione, si vede l’animale fuggire dai fari dell’automobile, scappare in direzione di via Castel prima di tornare indietro spaesato e ripercorrere la strada a senso inverso.
L'opinione dell'Ufficio caccia e pesca - «È molto probabile che si tratti di un lupo», ci spiega Gabriele Cozzi, collaboratore scientifico dell’Ufficio caccia e della pesca, dopo aver visionato le immagini. «Quando riceviamo queste segnalazioni è importante assicurarsi che siano attendibili e che il luogo e la data indicati possano corrispondere al vero. Il tutto viene poi registrato in una banca dati. A seconda dell’evolversi della situazione agiamo di conseguenza».
La vicinanza con il centro abitato non sorprende però Cozzi. «Non sarebbe la prima volta che un lupo viene visto nei pressi di zone abitate. Si vede palesemente che l'animale è smarrito e impaurito. Non sa dove andare, entra in un vicolo e poi torna indietro».
L'importanza delle segnalazioni - Detto questo, «è importante che anche noi riceviamo tempestivamente queste segnalazioni», ci spiega invece Tiziano Putelli, capo dell’Ufficio caccia e pesca. «Chi fa il video dovrebbe chiamare il nostro ufficio in modo che possiamo verificare l’attendibilità delle immagini e, nel caso, intensificare il monitoraggio. Si valuta sempre se è un comportamento anomalo oppure no».
Su un aspetto però bisogna fare attenzione: guai a inseguire l’animale. «In un vicolo stretto di paese l'auto spesso non ha tante possibilità. È però vero che già soltanto l’osservazione della selvaggina con fonti luminose è fonte di disturbo e potrebbe essere oggetto di sanzione. Inseguire il lupo con l’auto è sicuramente un comportamento da evitare. Rimane sempre un animale selvatico fuori dal suo habitat naturale, probabilmente anche spaventato. Le nostre raccomandazioni sono quelle di lasciare sempre la via di fuga in caso di incontro ravvicinato».
Qualche dato (aggiornato ieri) - Proprio ieri sono arrivati anche i dati aggiornati sulla situazione del lupo in Ticino. Nel 2025, in Ticino, è accertata la presenza di cinque branchi: Onsernone, Val Colla, Carvina, Lepontino e Gridone. Quest’ultimo è stato identificato a inizio 2025. Inoltre, sono presenti sei coppie stabili, tre in più rispetto al 2024.
Sul Dosso di Taverne si trova il passaggio faunistico che permette alla selvaggina di oltrepassare la cantonale e l’autostrada. È plausibile pensare che il passaggio abbia attirato il lupo nella zona della Valle del Vedeggio? «Secondo la strategia Lupo Svizzera tutto il Ticino è potenzialmente interessato dalla presenza del lupo. Stiamo parlando di animali selvatici che si muovono tantissimo, che non hanno la cartina GPS e talvolta si trovano in situazioni o in posti dove non vorrebbero essere».
I lupi si spostano - E qui si arriva a un altro punto importante: il raggio d’azione dei lupi, soprattutto di notte, è molto ampio. «In particolar modo con il buio, quando non c'è il disturbo della presenza dell'uomo, gli animali si muovono molto di più. Proprio la strategia Lupo Svizzera evidenzia che il lupo ha timore dell’uomo, ma non delle zone costruite».
«Ci sono esemplari che percorrono 40 o anche 50 chilometri in una notte. Un lupo nei Grigioni è stato dotato di un collare GPS e nel giro di qualche mese è stato trovato in Ungheria. Stiamo parlando di una specie molto mobile».