In piazza contro Glencore. «Complice del genocidio palestinese»


Sciopero per il Clima ha messo diversi striscioni in giro per la capitale
Sciopero per il Clima ha messo diversi striscioni in giro per la capitale
BELLINZONA - Oggi a Bellinzona si è tenuta una manifestazione di protesta contro l'azione di Glencore. Per gli attivisti di Sciopero per il Clima, la multinazionale anglo-svizzera attiva in 35 paesi commette «crimini ambientali e violazioni dei diritti umani nel Sud globale, così come è complice del genocidio in corso in Palestina».
Sono stati affissi diversi striscioni. «Glencore è responsabile dell’1% delle emissioni globali di gas serra e, nonostante ciò, non esita a fare causa agli Stati che cercano di difendere l’ambiente», informa Nina Gabuzzi, sottolineando come «dietro la facciata industriale si cela una lunga scia di devastazione e violenza: l'azienda è accusata di finanziare i paramilitari per sopprimere sindacati e movimenti che contestano le sue pratiche letali oltre a sfruttare i bambini nelle miniere di cobalto e rame della Repubblica Democratica del Congo».
Secondo l'organizzazione, perpetua «le profonde disuguaglianze dell'ordine mondiale», proteggendo i suoi interessi «tramite tribunali arbitrali e relazioni politiche, impedendo qualsiasi tentativo legale di sospensione del commercio", sostenendo «un sistema economico neocoloniale e imperialista, fondato sulla violenza e sullo sfruttamento sistematico delle risorse e delle persone».
Glencore è stata accusata dai manifestanti anche di essere «complice del genocidio del popolo palestinese. È infatti al centro del commercio di carbone con Israele, avendo fornito 1,5 milioni di tonnellate di carbone provenienti da Colombia, Russia e Sudafrica. Questo carbone ha alimentato circa il 17,5% della rete elettrica israeliana, sostenendo direttamente infrastrutture militari e insediamenti illegali nei Territori Occupati», dice Chiara Pedruzzi
Sciopero per il Clima si impegnerà, se possibile, a rimuovere gli striscioni alla fine della serata.