Il Giubileo della fraternità a Lugano


Per la prima volta nella storia, le confraternite svizzere si riuniranno in riva al Ceresio
Per la prima volta nella storia, le confraternite svizzere si riuniranno in riva al Ceresio
LUGANO - In occasione dell'Anno Santo 2025, le confraternite cattoliche della Svizzera si riuniranno a Lugano per celebrare insieme il Giubileo. Si tratta di una prima storica, posta sotto il patrocinio della Conferenza episcopale svizzera.
Il programma prevede, in particolare, domenica 12 ottobre, alle 14:30, nella cattedrale di San Lorenzo, un momento di accoglienza, poi la celebrazione dei vespri solenni da parte dell’amministratore apostolico Alain De Raemy. Seguirà una processione nel centro di Lugano (verso la chiesa di San Rocco), con la Filarmonica di Stabio e la milizia di Aquila, infine un momento di convivialità. Le confraternite presenti porteranno i loro stendardi e i loro costumi tradizionali. Diversi rappresentanti del nord delle Alpi arriveranno già sabato 11 ottobre: nel pomeriggio e in serata sono previste visite culturali e una cena conviviale. Diverse confraternite hanno già annunciato la loro partecipazione (dall’Italia, dalla Francia e dal Belgio, oltre a una decina abbondante di rappresentanze svizzero-tedesche e romande).
In Svizzera si contano circa 200 confraternite attive. Oltre al Ticino, sono particolarmente presenti nella Svizzera centrale (cantoni di Uri, Nidvaldo, Obvaldo, Svitto), nonché nei cantoni di Lucerna, Soletta, Argovia, Friburgo e Vallese. Ne esistono comunque altrove, tanto che quasi ogni Cantone ne possiede almeno una. La più antica -ancora attiva- è quella dell'Immacolata Concezione di Romont, fondata nel 1336. Le più recenti sono dedicate al Señor de los Milagros e riuniscono le comunità di immigrati peruviani a Zurigo, Ginevra e Losanna. Queste confraternite peruviane sono oggi più di 500 in tutto il mondo e lo stesso papa Leone XIV è membro di quella di Chiclayo.
Storicamente, l'attività principale delle confraternite era – e rimane – legata al culto pubblico e alla preghiera per i defunti. Ma esse si impegnano anche nella carità, sia nei confronti dei propri membri che al servizio della collettività. «Spesso svolgono un ruolo importante nella conservazione delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. La loro missione essenziale risiede nella fraternità vissuta: al di là del "fare", offrono uno spazio per "vivere" momenti di unità e amicizia, sia tra fratelli e sorelle che nel rapporto con Dio. Alcune sono anche impegnate nell'educazione e nella formazione, mentre altre gestiscono chiese o edifici storici al servizio di tutta la comunità. In Ticino, ad esempio, sono una decina le chiese gestite e curate da una confraternita».