«Quelle strade sono pericolose per i ciclisti». La (seconda) denuncia di ATA

L'Associazione traffico e ambiente chiede per la seconda volta la rimozione di due tratti pericolosi dai percorsi ciclabili di Locarno dopo l'incidente mortale di gennaio
LOCARNO - Togliete quelle strade dai percorsi ciclabili. Sono pericolose per chi va in bicicletta. È questa la richiesta contenuta nell'Associazione traffico e ambiente (ATA) che per la seconda volta scrive una lettera al Municipio di Locarno. Una prima missiva conteneva la stessa richiesta, ma le risposte ottenute dal Municipio non hanno soddisfatto l'associazione, che è tornata quindi alla carica nuovamente per ribadire l'insostenibilità della situazione venutasi a creare in quella zona del Piano di Magadino, teatro dell'incidente mortale dello scorso mese di gennaio, dove è deceduto un ciclista svizzero di 59 anni.
Questa volta l'Associazione ha sollecitato anche la Fondazione Svizzera Mobile per togliere due tratti dai percorsi ciclabili nazionali. Si tratta del percorso regionale 31, ovvero quello di Via alle Gerre (tra il sottopassaggio della ferrovia e l'incrocio con Via allo Stradonino): e quello del percorso locale 311, quindi Via allo Stradonino (tra l'incrocio con Via alle Gerre e la stazione di Riazzino). «Ci rincresce - scrive l'Associazione traffico e ambiente - dover essere giunti a tale richiesta, in quanto la nostra associazione da sempre s'impegna a favore della mobilità dolce e sostenibile, ma in questo caso - e visto quanto già successo - si è ritenuta di assoluta priorità la sicurezza di chi pedala su queste strade. Quindi, finché non verrà ristabilita questa sicurezza, crediamo che sia inopportuno proporre a cicliste e ciclisti di utilizzare questi tratti dei due percorsi indicati».
Infine viene anche lanciata un'accusa di negligenza al Municipio: «Deploriamo come la Città, da oltre 30 anni, tolleri tutta una serie di abusi edilizi sulla famosa parcella Tomasetti, in zona agricola, arrivando persino a consentire il transito dei mezzi pesanti della nuova attività su strade agricole, che di regola sono riservate al traffico agricolo e alla mobilità dolce. Tra l'altro ricordiamo che a pochi metri, parallela alla Via Campagna sulla quale il Municipio di Locarno autorizza il traffico pesante verso il sedime Tomasetti dov'è avvenuto il tragico incidente, è stata realizzata un'ampia strada industriale.