Schindler trasferisce la produzione a Riazzino

Previsto nel primo semestre 2028 un nuovo stabilimento «per la produzione dell’elettronica».
LOCARNO - A Locarno, Schindler, azienda leader nella fornitura di ascensori e scale mobili e servizi correlati, produce da quasi 80 anni componenti elettronici per i sistemi di controllo degli elevatori destinati al mercato globale.
Gli attuali spazi stanno però diventando troppo piccoli: «La superficie limitata e la posizione nel mezzo di un quartiere residenziale rendono difficile l'ulteriore sviluppo dello stabilimento». Per questo Schindler trasferirà la produzione a Riazzino, dove verrà «modernizzato e ampliato un edificio esistente per la produzione». Con questo passo, l'azienda crea le premesse «per un'ulteriore crescita, processi di produzione ottimizzati e uno sviluppo sostenibile a lungo termine».
Tutte le aree dedicate all'elettronica e al montaggio saranno riunite su un unico piano di 16'000 metri quadrati. Nella nuova sede, i collaboratori, «provenienti in gran parte dal Ticino e dalle regioni del Nord Italia» potranno usufruire di «ampie sale per la pausa, di un ristorante per il personale e di un centro di formazione e training.
A Locarno sono attualmente in formazione 22 apprendisti come tecnici in elettronica e in automazione: «Con il nuovo stabilimento gettiamo le basi per una crescita sostenibile, garantiamo posti di lavoro a lungo termine nella regione e fissiamo nuovi standard nella produzione elettronica», afferma Michele Peretti, responsabile dello stabilimento di Locarno. Il trasferimento nella nuova sede produttiva è previsto per l'inizio del 2028. Fino ad allora, l'attività a Locarno proseguirà senza cambiamenti. L'area esistente a Locarno sarà poi riqualificata per un uso misto (residenziale e commerciale).
La città di Locarno sostiene il progetto: «In un momento di incertezza economica e di concorrenza globale, il fatto che una grande azienda come Schindler continui a credere e investire a Locarno è una bellissima notizia non solo per la Città ma per tutto il Ticino», commenta Nicola Pini, sindaco di Locarno.