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BELLINZONA

Anche i giovani non ne possono più, la manifestazione nella notte

Dopo l'annuncio della “stangata” di martedì un gruppo pacifico ha proiettato un'immagine simbolica sulla sede di una nota assicurazione: «Noi, schiacciati dai premi».
Lettore tio.ch
Anche i giovani non ne possono più, la manifestazione nella notte
Dopo l'annuncio della “stangata” di martedì un gruppo pacifico ha proiettato un'immagine simbolica sulla sede di una nota assicurazione: «Noi, schiacciati dai premi».

BELLINZONA - Al Ticino toccherà fare i conti con l'ennesimo aumento dei premi di cassa malati. Nel 2026, come anticipato dall'Ufficio federale della sanità pubblica, il nostro cantone sarà confrontato con un + 7,1% che preoccupa. Non sono mancate le reazioni della politica e di vari esponenti dell'economia.

Spicca anche l'azione di alcuni giovani che nella notte tra martedì e mercoledì hanno “assaltato” la sede di una nota cassa malati a Bellinzona, proiettando sulla facciata un eloquente "+7,1%, ora basta".

Ma chi c'è dietro questa iniziativa? Tio.ch ha parlato con uno dei ragazzi che si sono mobilitati. «Alcuni di noi hanno qualche affiliazione politica, ma non vogliamo che passi il messaggio del “chi siamo”: non è questo il punto. Quello che vogliamo far capire è che siamo stanchi dei continui aumenti dei premi di cassa malati, che schiacciano sempre di più il nostro potere d’acquisto».

Il nostro interlocutore si fa portavoce di un malessere ormai diffuso. Radicato. «Per noi giovani è già complicato inserirsi nel mondo del lavoro, mantenersi, pagare un affitto e, oggi più che mai, far fronte ai premi di cassa malati.

Viviamo nel cantone con i salari più bassi della Svizzera e, spesso, per i giovani gli stipendi sono ancora più bassi. Eppure ci troviamo a dover pagare premi medi di oltre 500 franchi al mese per gli adulti e più di 400 franchi per i giovani adulti.

La nostra fascia d’età (19-25 anni), inoltre, è quella che, assieme a quella dei bambini, ha subito gli aumenti peggiori».

Un grido d'allarme insomma. Che vorrebbe non cadere nel vuoto: «Siamo stufi di vedere il nostro futuro complicarsi ogni anno sempre di più, solo a causa dell’inazione della politica. Vogliamo una risposta dal Governo che ci permetta di pagare affitto e premi senza dovere scegliere tra l’uno o l’altro. Vogliamo potere pensare a una famiglia senza che le convivenze mettano a rischio la possibilità di ricevere sussidi».

Infine la spiegazione. «Per tutte queste ragioni abbiamo scelto di sfogare la nostra frustrazione con un messaggio semplice e simbolico: “+7.1%, ora basta!”, proiettato sulla sede di una cassa malati a Bellinzona. Perché davvero, per noi e per una larga parte della popolazione, è davvero il momento di dire basta».


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COMMENTI
 

Privato Pinco 2 sett fa su tio
E il ns Governo dice: "siamo al limite" ma la loro asticella di limite si alza in parallelo agli aumenti!!! Che serietà!?!?

64cleme 2 sett fa su tio
Sgombriamo il campo dai pregiudizi e dalle opinioni negative che girano di questi tempi sulle politiche della sinistra. La sinistra in Svizzera e in Ticino ha poco o nulla a che fare con quella della vicina Italia ed è saldamente ancorata alla nostra cultura civica e alla realtà territoriale. Lo scorso anno l’iniziativa federale del 10% promossa dal partito socialista svizzero era stata respinta dalla maggioranza dei cantoni germanofoni che hanno una gestione più virtuosa del sistema sanitario, premi solitamente più bassi e un reddito pro capite superiore, ma in Ticino era stata nettamente accolta. Quest’anno ci riprova la sinistra ticinese a livello cantonale seguendo la raccomandazione del consiglio federale che invita i cantoni entro il 2028 a fissare per i premi un tetto massimo rispetto al reddito disponibile. Quindi valutando attentamente la disponibilità finanziaria media in Ticino i socialisti hanno stimato un tetto ragionevole del 10%, cosa che avrebbe dovuto fare il governo ticinese il quale (con la sola opposizione di Marina Carobbio-Guscetti) preferisce forse temporeggiare sperando magari di puntare verso la percentuale più alta possibile quando il governo federale dovrà imporre una sua stima ai cantoni indecisi e temo che allora sarà sensibilmente superiore a quel 10% già introdotto da altri cantoni.

Zeno 2 sett fa su tio
Risposta a 64cleme
parole da sinistroide.

64cleme 2 sett fa su tio
Risposta a Zeno
Non sapendo argomentare né capire le argomentazioni altrui sei capace solo di ricorrere totalmente a sproposito ai soliti slogan offensivi tanto per denigrare. Per tua informazione solitamente non parteggio per la sinistra ma appoggio chi porta proposte sensate a fronte dell'indifferenza e dell'inerzia di altri e anche dei pregiudizi di quelli come te.

pag 2 sett fa su tio
Urca, una proiezione di notte sulla facciata di una casa. Da far paura ll'iniziativa della Flottilla!

El Lobo loco 2 sett fa su tio
...e poi leggi un articolo come questo tio.ch/ticino/cronaca/1870549/consumo-stanza-lugano-crack-citta e capisci che le priorità dei politici non sono le nostre tasche sempre più vuote, e qualcuno ancora spera che le cose andranno a migliorare ? A questo punto l'unica opzione che ci rimane è emigrare.

Mar 2 sett fa su tio
Comincino a far vedere i conti altro che ⚾️⚾️ é ora di finirla , siamo obbligati a pagare ? Devono essere obbligati a mostrarci i conti.

Vikaaa2023 2 sett fa su tio
Nepal 2.0 in arrivo...

Riffo 2 sett fa su tio
La ex ministra treppiedi starà nei dando da qualche giorno, alla faccia nostra 😡

M70 2 sett fa su tio
cittadini dobbiamo dare un segnale forte! indipendentemente dal partito .dobbiamo votare tutti... non è più sostenibile..siamo alla rovina..

Mastro78 2 sett fa su tio
Rifare la lista delle prestazioni pagate dalla LAMAL. È il consiglio Federale che decide. Sono loro che possono cambiare.

Privato Pinco 2 sett fa su tio
Risposta a Mastro78
Rifare i criteri RAI/RUG nelle case anziani, magari fatti da un indipendente e obbiettivo medico e non da chi lavora con e per le Strutture

Gim 2 sett fa su tio
Oggi tutti a reclamare per gli aumenti, domani tutti di nuovo a consumare sanità senza ritegno.

Kai1979 2 sett fa su tio
Cassa malati: ennesimo aumento, ma davvero non ci sono soluzioni? Ancora una volta i cittadini ticinesi si trovano a fronteggiare un aumento dei premi di cassa malati. La giustificazione è sempre la stessa: la spesa sanitaria cresce, ci sono troppi anziani, il sistema costa. Ma siamo sicuri che il problema sia solo questo? A mio avviso, il nodo principale è altrove: la cassa malati stessa. Nel 2025 ha ancora senso mantenere un sistema di casse private (o parastatali) che si limitano a fare da intermediari, senza alcun ruolo nella cura? Non sono medici, non sono infermieri: gestiscono solo flussi finanziari e stipendi milionari. Eppure siamo obbligati a passare da loro per ogni visita medica. È legittimo chiedersi: perché una quota enorme dei nostri premi finisce a queste strutture invece che direttamente nella sanità? Perché dobbiamo accettare stipendi e bonus milionari ai manager di casse che lucrano sulla salute? E perché i cittadini, spesso con redditi modesti, devono pagare il conto? Un altro nodo è il sistema TARMED: una burocrazia che monetizza ogni minima voce (15 franchi per leggere un certificato, 50.- franchi per una telefonata…), trasformando la salute in una tariffa a minuti. Non è più sostenibile. Sul fronte degli stipendi, la domanda è semplice: davvero certi livelli sono giustificabili? Da una parte medici e manager strapagati, dall’altra cittadini strozzati dai premi. Non è un equilibrio. C’è poi il tema degli anziani che si trasferiscono in Ticino dopo una vita lavorativa in Svizzera interna. Hanno guadagnato di più, pagato meno premi, e ora le cure ricadono sul nostro cantone. Una soluzione più equa? Che i costi sanitari della pensione vengano assunti dalla cassa malati del cantone dove hanno versato per tutta la vita. E infine la questione delle votazioni. Non è logico far decidere sulla riduzione dei premi a livello nazionale quando i cittadini non pagano ovunque allo stesso modo. Un ticinese che paga molto di più ha interesse a dire “sì”, ma uno zurighese che spende il 20% in meno, perché mai dovrebbe votare a favore? Una votazione federale ha senso solo se le condizioni di partenza sono uguali per tutti. Quello che manca oggi è un politico ticinese che vada a Berna e batta un pugno sul tavolo. Non per slogan, non per asfaltopoli, ma per proporre soluzioni concrete: • Rivedere il TARMED, eliminando abusi e tariffe assurde. • Abolire (o riformare radicalmente) le casse malati come “aziende”, separando la salute dal business. • Uniformare i costi della LAMal in tutta la Svizzera. • Ripartire i costi delle cure pensionistiche in base al cantone di contribuzione. La salute non può essere un mercato, e il Ticino non può continuare a essere ignorato. È ora che la politica smetta di fare fumo e inizi a difendere davvero i cittadini.

64cleme 2 sett fa su tio
Vorrei far riflettere tutti quelli che nei commenti esprimono o lasciano intendere la loro avversione per l’iniziativa di un tetto massimo del 10% definendola irrealistica, che sposta il problema da un’altra parte senza risolverlo e causerà un aumento delle tasse per tutti. Ma secondo voi dopo aver respinto questa iniziativa tutti gli attori del sistema sanitario ticinese si metteranno in riga per realizzare in tempi abbastanza rapidi le decantate e virtuose misure correttive nel proprio operato per contenere i futuri aumenti? E non dico per ridurre i premi perché questi nella migliore delle ipotesi si attesteranno ai livelli attuali e poi subiranno inevitabili aumenti solo più contenuti e vicini alla media svizzera. Allora se ci credete siete degli ingenui utopisti. Sono anni e anni che si dibatte il problema e le soluzioni riparative non sono progredite di un millimetro. E lo sapete perché? Perché il sistema e il mercato sanitario in Ticino crescono ipertrofici da tempo al di sopra delle possibilità economiche di questo cantone con il benestare della politica borghese che non vuole grattacapi popolari da risolvere né ridimensionare certe ambiziosi progetti che danno lustro, con la soddisfazione dei sanitari che fatturano indisturbati e del ceto benestante che con il regime del premio di base non proporzionale al reddito pagano una quota mensile che per le loro tasche continua a pesare come una pizza al ristorante alla faccia di tutti quelli con redditi disponibili molto più limitati e magari pure con malattie croniche e costi di cura quotidiana, una famiglia da mantenere, una modesta pensione, il non diritto per poco ai decantati sussidi RIPAM, la privazione del diritto di voto, e – dulcis in fundo – un imponibile che non si abbasserebbe di un centesimo con la timida iniziativa proposta da lega-UDC in quanto la somma dei loro oneri assicurativi risulta già contenuta entro l’attuale limite deducibile. Se vogliamo veramente avviare una buona volta un concreto e urgente processo di riforme correttive occorre cominciare con un plebiscito sull’iniziativa del 10 %, non illudetevi che esistano altre vie.

AlfaAlfa 2 sett fa su tio
Votate gente, votate chi vi governa, che poi cambia tutto.. la Democrazia è al servizio del cittadino. 🥺

El Lobo loco 2 sett fa su tio
Se metti una rana in acqua bollente, salterà fuori immediatamente. Ma se la metti in acqua tiepida e aumenti la temperatura gradualmente, la rana si adatta e non si accorge del pericolo, finendo per morire bollita. Noi siamo nell'acqua tiepida. Per ora...

Privato Pinco 2 sett fa su tio
Risposta a El Lobo loco
Verità sacro santa e a conferma è il detto del capo DS De Rosa: "siamo ormai al limite...." Ma se è da anni che lo dice ma nulla cambia e le fette di salame sono sempre su a mo' di occhiali

Sigep 2 sett fa su tio
basta,basta,basta,basta,basta,basta,basta,basta,basta,basta. Non ne possiamo più e nessuno fa niente per chiudere questo ladrocinio. BASTA.

MarcN.7 2 sett fa su tio
2-3 giorni e ….. ci vediamo l’anno prossimo

MR81 2 sett fa su tio
Risposta a MarcN.7
Triste verità..

Rigel 2 sett fa su tio
Risposta a MR81
È ora che noi, cittadini tartassati, pensiao ad un'azione di disobbedienza civile. Finché abbassiamo la testa e stringiamo di anno in anno la cinghia un po' di più, il dossier cassa malati resta nel cassetto.

francox 2 sett fa su tio
Se non passa la votazione del 10%, con l'aumento dei premi, in molti avranno diritto ai sussidi. Ma che senso ha?

Gimmi 2 sett fa su tio
Politici,fuori il pigima!!!

Filippone22 2 sett fa su tio
E dalla politica solo bla bla… tanto loro problemi di soldi non ne hanno!

Jocaalje 2 sett fa su tio
Risposta a Filippone22
I nostri politici comunali/cantonali/federali non se ne fanno di pensieri per arrivare alla fine del mese con il loro stipendio che hanno. I loro problemi sono solo come far quadrare i conti comunali, dello stato e della confederazione. Per il loro lavoro hanno assicurato un buono stipendio e una buona cassa pensione che gli permetterà anche alla vecchiaia di star sempre al di sopra di noi poveri: è veramente uno schifo.

Busca 2 sett fa su tio
Spero che i partiti che si indignano a parole passino ai fatti come lanciare un’iniziativa per una cassa malati unica federale con premi uguali in tutti i cantoni per le medesime fasce di età. E smettano con proposte demagogiche che non risolvono il problema dell’aumento dei premi come quella in votazione del 10% (questa proposta non impedirebbe un aumento dei premi in futuro ma probabilmente lo favorirebbe perché l’assicurato non avrebbe più incentivi a cercare una CM più economica in quanto più di un tot non pagherebbe comunque essendo la differenza a carico dello Stato). I partiti dovrebbero anche chinarsi su azioni per contenere la spesa sanitaria come, p.es. l’obbligo di passare dal medico di famiglia prima di consultare uno specialista, l’obbligo di prescrivere un generico invece della specialità, l’introduzione della cartella informatizzata del paziente per evitare il ripetere di analisi d consulti inutili ecc.

Simulator 2 sett fa su tio
Risposta a Busca
Sono pienamente d’accordo con le tue parole. la tua linea non solo è realizzabile ma porterebbe equilibrio a tutti.

Rigel 2 sett fa su tio
Risposta a Simulator
sono apertoaqualsiasi soluzione ci tiri fuori da questo incubo. per il momento però voto si domenica. Non perché spero di risolvere, sono più che cosciente che si spista il problema da un'altra parte. Spero però che dia la scossa giusta affinché qualcosa si muova davvero. Sono anni che ci prendono in giro promettendo di mettersi al lavoro su questo problema.

Gio58 2 sett fa su tio
Risposta a Rigel
Poche idee ma ben confuse!!

Simulator 2 sett fa su tio
se questi aumenti mettono in difficoltà un adulto rendendo insostenibile una vita dignitosa non posso immaginare per un giovane come possa sopravvivere con miseri stipendi e costi insostenibili. Dobbiamo trovare il coraggio di sostenere questa causa per garantire un futuro in Ticino ai nostri figli!!!
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