In attesa della “stangata” sui premi, quanto ci dobbiamo preoccupare?

L'incremento, che verrà presentato questo martedì a Berna, è certo ma difficilmente farà il bis con quello (dolorosissimo) degli scorsi anni. E questo fine settimana, poi, si vota.
SAVOSA - Martedì 23 settembre alle 15, come ogni anno, da Berna l'Ufficio federale della sanità (Ufsp) presenterà gli aumenti dell'assicurazione malattia per il prossimo anno.
Sarà una giornata di dolori, come lo è sempre per il Ticino, che non mancherà di aumentare la pressione sulle famiglie già con la cintura stretta.
Circostanza decisamente particolare, che fa senz'altro “gioco” agli iniziativisti: questo weekend si andrà a votare (anche) due iniziative proprio a tema cassa malati. Stiamo parlando di “Esplosione premi di cassa malati: ora basta!“ (iniziativa per il 10%) lanciata dal PS e “Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!” della Lega.
Sarebbe ingenuo pensare che l'annuncio del tasso di rincaro non influenzerà in qualche modo l'affluenza alle urne dei ticinesi. Uno (o due) eventuali “sì”, non è affatto un segreto, preoccupano molto sia i Comuni sia il Cantone.
Cosa dobbiamo aspettarci, quindi? Gli analisti al momento sono tutt'altro che concordi, con percentuali medie anche notevolmente diverse a seconda delle singole previsioni: per esempio bonus.ch aveva parlato di un +5% a livello nazionale, Comparis di un +4% e il KOF del Politecnico di Zurigo di un morigerato +2,7%. Chi ci azzeccherà? Probabilmente nessuno dei tre.
In Ticino, lo ricordiamo se ce ne fosse davvero bisogno, arriviamo da due annate strazianti con un doppio aumento del 10,5%. Per il 2026, toccando ferrissimo, non dovrebbe essere così grama, almeno stando a una serie di fattori.
Dalle stime ai dati ufficiali, soprattutto per il nostro cantone che è un po' una “Peppa Tencia”, c'è però sempre il proverbiale mare. Nel 2025, per fare un esempio, basandosi sulle previsioni, in Ticino si ipotizzava un aumento ben al di sotto del 7%, ma così (decisamente) non è stato.
Giusto per mettere subito tutte le carte in tavola: lo studio del Poli di Zurigo - che come già detto è quello più posato - sempre per il nostro cantone ipotizza un +5,7%, ancora una volta il rincaro più alto della Svizzera.
A complicare le cose la conferma che le cose potrebbero cambiare in maniera molto importante anche di assicuratore in assicuratore. Il motivo sarebbe legato alle riserve che le compagnie hanno sì accumulato, ma che non in tutti i casi sarebbero sufficienti a fornire il necessario “agio”, soprattutto in caso di compagnie piccole.
Va anche detto che, per quanto riguarda i dati disponibili sinora, fra il 2024 e il 2025, a livello nazionale, non si può parlare di vera e propria impennata di costi. In alcuni cantoni, va detto, lo è stato ma non in Ticino.























